Mario Carotenuto, l’attore “amico del
giaguaro”
(Roma, 29 giugno 1916 - Roma, 14 aprile 1995)
Mario Carotenuto, nato a Roma il 29 giugno 1915, è un attore comico fra i
più amati dal pubblico italiano. Nasce in una famiglia di artisti, il
padre Nello è già un affermato attore di teatro e del cinema muto, mentre il
fratello, Memmo, sarà anch’egli protagonista di numerosissime commedie. Dopo
un’adolescenza turbolenta, che lo porta anche in riformatorio, e un’infelice
partecipazione da volontario nelle Waffen-SS italiane, si ritrova nella Roma
del Dopoguerra, decidendo di sbarcare il lunario grazie alle doti comiche e
artistiche maturate dalla lunga frequentazione dei palcoscenici (grazie al
padre esordì in teatro a soli otto anni).
Mentre si dedica al teatro di rivista, che dopo la guerra è in pieno boom,
Mario Carotenuto esordisce anche come attore alla radio e al cinema. Il suo
primo ruolo, con Renato Rascel e Paolo Stoppa, è appunto
“Maracatumba… ma non è una rumba” (1949) un film tratto da un varietà teatrale
di grande successo. Negli anni Cinquanta Mario Carotenuto ritrova, insieme
a Memmo a lavorare al fianco dei più grandi comici dell’epoca come il
grande Totò in “Destinazione Piovarolo”
(1955), Alberto Sordi in “Mio figlio
Nerone” (1956) o Walter Chiari in “L’amico del giaguaro” (1958). La sua
bravura come caratterista gli permette inoltre di farsi dirigere da grandi
registi come Lattuada in “La spiaggia” (1954), Dino Risi in “Pane, amore e…” (1955),
“Poveri ma belli” (1956) e “Il mattatore” (1959), Zampa in “Ladro
lui, ladra lei” (1958).
La consacrazione negli anni sessanta
Gli anni Sessanta sono una consacrazione per Mario Carotenuto che si dedica
a decine di pellicole comiche come caratterista, si tratta spesso di film
leggeri, farse, parodie o musicarelli, si va da “Ferragosto in bikini” (1960)
con Walter Chiari e Bice Valori a “5 marines per cento ragazze” (1962) con
Franco e Ciccio.
Gli anni Settanta sono un periodo di decadenza per la commedia
all’italiana, le farse diventano sempre più scollacciate e dimenticabili, ma
Mario Carotenuto è intanto arrivato alla piena maturità tecnica e ritrova verve
in film “seri” come “Girolimoni il mostro di Roma” (1972) di Damiano Damiani o nell’humor nero di “Lo scopone scientifico”
(1972) ancora di Dino Risi. Fra filmetti
pruriginosi come “La liceale” (1975) o “L’insegnante balla… con tutta
la classe” (1978), bisogna ricordare almeno “Febbre da cavallo”
(1976) di Steno, commedia ambientata nel mondo delle scommesse ippiche, con un cast che
include Gigi Proietti, Enrico Montesano e Catherine Spaak, ormai assurta, specie a Roma, a uno status di
cult-movie.
Gli anni Ottanta, a parte qualcuna delle solite farse “cotte e mangiate”
come “Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento” (1983) di Nando
Cicero, considerata dal critico Marco Giusti “il canto del cigno del
cinema trash all’italiana”,
segnano il definitivo ritiro dalle scene per l'attore. Mario Carotenuto
ritornerà per un breve ruolo nella tardiva prova di Ettore Scola “Romanzo di un giovane povero” (1995),
con Alberto Sordi e Isabella Ferrari. Si spegne qualche tempo dopo, il 14 aprile 1995.
Fabiana Girelli
https://www.ecodelcinema.com/mario-carotenuto-biografia-filmografia.htm
Nessun commento:
Posta un commento