“Facevamo pugilato perchè c'era una doccia calda gratis.” Nino Benvenuti
L'Italia sul ring
Nino Benvenuti nasce a Isola d'Istria il 26 aprile
1938. Il suo nome di battesimo è Giovanni. La sua carriera di pugile lo
ha portato ad essere considerato uno dei migliori atleti italiani di sempre nel
suo sport e in generale uno degli atleti più amati dal pubblico italiano.
Benvenuti scopre presto la passione per la boxe.
Nella sua casa di Isola d'Istria riempie un sacco di juta con del granoturco e
sferra i primi colpi. Poi percorre ogni volta 30 chilometri in bicicletta per
raggiungere la palestra per gli allenamenti a Trieste (siamo all'inizio della
sua carriera sportiva).
La scalata della categoria dilettanti inizia nel 1956
quando conquista il titolo italiano per i pesi welter; poi arrivano il titolo
italiano e quello europeo nella categoria superwelter.
Partecipa alle olimpiadi di
Roma 1960. Avrebbe dovuto battersi nei pesi superwelter, ma all'ultimo momento
per evitare di vedersela con un "cliente difficile" come lo
statunitense Wilbert McClure, decide di scendere nei welter: con qualche
sacrificio perde 4 chili in pochi giorni. Dapprima elimina il francese Jean
Josselin, poi il coreano Kim Soo-Kim (il quale sei anni più tardi gli
infliggerà la prima sconfitta da professionista), quindi nei quarti il bulgaro
Chicman Mitsev e in semifinale l'inglese Jim Lloyd. In finale incontra il russo
Yury Radonyak e conquista l'oro.
Benvenuti passa poi alla carriera professionistica. La
sua carriera dilettantistica conta 120 incontri di cui solo uno perso.
Nel 1965 combatte contro un altro grande campione
italiano, Sandro Mazzinghi:
in palio c'è la corona mondiale dei superwelter, e sarà Nino Benvenuti a
indossarla. Mazzinghi chiede una rivincita e sei mesi dopo il match vede una
nuova edizione; Mazzinghi questa volta tiene testa a Benvenuti restituendo colpo
su colpo, ma non basterà: Benvenuti vincerà ai punti confermando il titolo
mondiale.
Passa ai pesi medi e nel 1967 combatte contro Emile
Griffith: vince e conquista un nuovo titolo mondiale. Anche in questo caso vi
sarà il match-rivincita, che l'italiano perderà. Si arriva così al
match-spareggio: è il 4 marzo 1968 quando a New York una gremita folla riempie
l'arena del Madison Square Garden. Il campione italiano è sostenuto dai
numerosissimi italo-americani accorsi per vederlo combattere. Al quindicesimo e
ultimo round Griffith lo colpisce con una testata; Benvenuti risponde con
numerosi colpi e vince l'incontro: l'enorme palpabile entusiasmo degli
spettatori sommerge il campione facendo di questo evento agonistico un evento
storico.
L'antagonista americano diverrà poi un caro amico di
Benvenuti tanto che sarà padrino alla cresima di uno dei figli.
Benvenuti mantiene il titolo fino al giorno 7 novembre
1970, quando al Palazzo dello Sport di Roma viene sconfitto (knock out alla
dodicesima ripresa) dall'argentino Carlos Monzon, atleta sottovalutato da tutti
alla vigilia dell'incontro.
Chiude la carriera a Montecarlo l'8 maggio 1971 nel
match di rivincita contro Monzon durante il quale cerca un'improbabile
riconquista del titolo.
La carriera professionistica di Benvenuti conta un
totale di novanta incontri, con ottantadue vittorie, di cui trentacinque per
KO, un pareggio e sette sconfitte.
Dopo la carriera di pugile tenta
quella di attore lavorando per il cinema ("Vivi o preferibilmente
morti", 1969 e "Mark il poliziotto spara per primo", 1975) e la
tv. L'esperienza non durerà a lungo. Sarà infine commentatore per la Rai.
Nel 1996 rinuncia ai beni materiali per diventare un volontario
nell'ospizio di Madre
Teresa di Calcutta.
Dal 2000 Benvenuti inizia a collaborare con Rai
International conducendo la trasmissione sportiva "Campioni",
affiancato da Cinzia Savi Scarponi.
Sposato e separato, Nino Benvenuti è padre di cinque
figli.
A 40 anni dalla notte mondiale di New York la città di
Trieste ha conferito all'istriano Nino Benvenuti la cittadinanza onoraria.
https://biografieonline.it/biografia-nino-benvenuti
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