Questo libro, contenente un'attualità disarmante, venne poi reso ancora più
nota da una pellicola del 2013 girata da Baz Luhrmann, con un bravissimo
Leonardo di Caprio nelle vesti del noto protagonista: Jay Gatsby
Il grande Gatsby, scritto dalla penna
di Francis Scott Fitzgerald, venne pubblicato da Scribner’s, futuro editore di Ernest Hemingway, il 10
aprile 1925 a New York.
Questo libro,
contenente un’attualità disarmante, venne poi reso ancora più nota da una
pellicola del 2013 girata da Baz Luhrmann, con un bravissimo Leonardo di Caprio nelle vesti del noto
protagonista: Jay Gatsby.
10
aprile 1925: Fitzgerald pubblica Il grande Gatsby
La storia è ambientata
nell’America post Prima guerra mondiale, i cosiddetti anni ruggenti caratterizzati da grande
prosperità economica, dovuta anche dalle nuove tecnologie come
le auto, il cinema e la radio e l’ingresso a nuove forme di arte, in
particolar modo qui si nota quella musica, infatti,
quest’epoca veniva anche definita come età del jazz.
È in questo clima all’avanguardia in cui tutti cercavano di scrollarsi di
dosso il passato, con i segni della guerra e del dolore, per proiettarsi verso
un futuro migliore che il protagonista, Jay Gastby, rimaneva ancorato e
consumato dal suo passato.
Jay Gatsby, è l’incarnazione
perfetta dell’arrampicatore sociale che, fuggito dalla sua
famiglia e dalla loro umiltà, attraverso mezzi leciti e non, costruisce un’immensa fortuna. Il suo unico scopo era
quello di riconquistare l’amore dell’amata Daisy, unitasi in matrimonio a un
altro uomo.
Il
grande Gatsby, un’opera senza tempo
L’illusione di
riportare in vita il proprio passato è il tema principale del romanzo, un’illusione che
condanna Gatsby alla solitudine e
all’incomunicabilità con il mondo esterno.
Il tutto, viene
inscenato da un unico sfondo, quello delle sue feste mondane, che non solo
rappresentano lo specchio della società americana degli anni
’20 ma anche la superficialità che nasce in
concomitanza con il progresso.
Una situazione che
notiamo manifestarsi, prepotentemente, ancora oggi: l’utilizzo dei social network, dei cellulari e
dei computer, ha prodotto una popolazione senza pensiero che segue la massa, in
cui le uniche prerogative sono la materialità e
la superficialità, dimenticando ciò che conta realmente:
i rapporti umani.
“Così continuiamo a
remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato” è l’amara riflessione finale con cui Francis Scott Fitzgerald conclude il suo capolavoro assoluto.
Il
grande Gatsby nel
cinema
Il libro, molto
scorrevole in linea generale, venne pubblicato per la prima volta
in Italia nel 1936.
Ma anche per chi non è
amante della letteratura potrà conoscere questa storia così attuale nelle
diverse trasposizioni cinematografiche, di cui restano celebri: quella meno
recente, del 1974, con protagonisti Robert Redford e Mia Farrow e quella più
recente, uscita nel 2013, che vede invece come protagonisti Leonardo Di Caprio e Carey Mulligan. Il film fu, inoltre, premiato
con due Oscar per la sceneggiatura e i costumi.
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