“Si vede come si vuol vedere, ed è questa falsità che
costituisce l'arte.” Edouard Manet
Impressioni nella mente
Edouard Manet nasce a Parigi il giorno 23 gennaio
1832. La sua famiglia è benestante: il padre è il giudice August Manet, la
madre invece è la figlia di un diplomatico.
Sin da giovane Ėdouard ha la passione per l'arte e
vorrebbe intraprendere la carriera artistica, che non gli viene però permessa
dal padre, che lo iscrive al Collège Saint Rolin nel 1839.
I risultati scolastici del giovane sono però scarsi,
per cui il padre sceglie per il figlio la carriera nella Marina militare. Il
giovane Manet però non supera le prove per accedere all'Accademia Navale ed è
per questo motivo che si imbarca come mozzo a bordo della nave "Le Havre
et Guadalupe".
Dopo questa esperienza torna a Parigi, riuscendo a
convincere il padre a intraprendere la carriera artistica. August Manet cerca
invano di fare iscrivere il figlio presso l'École des Beaux-Arts, ma il giovane
Ėdouard nel 1850 preferisce studiare arte presso il celebre ritrattista
francese Thomas Couture. Manet in questi anni apre uno studio d'arte con Albert
de Balleroy e intrattiene una relazione amorosa con Suzanne Leenhoff, sua
insegnante di pianoforte. Dopo sei anni Ėdouard lascia il suo maestro d'arte,
poiché non si adatta al suo stile troppo banale e accademico.
L'artista francese viaggia molto, infatti, visita
l'Olanda, l'Italia, l'Austria, la Germania, analizzando e studiando lo stile
tonale utilizzato da Giorgione, Goya, Velazquez, Tiziano e
i pittori olandesi del 1600 nelle loro opere. Il suo stile pittorico è molto
influenzato anche dalla conoscenza delle stampe giapponesi.
Dal 1856 studia presso l'Accademie, seguendo le
lezioni di Léon Bonnat. Nell'Accademie, Manet conosce anche celebri artisti e
numerosi intellettuali. Grazie alla pittrice francese Berthe Morisot,
entra nella cerchia dei pittori impressionisti,
stringendo amicizia con Edgar Degas, Camille Pissarro, Claude Monet, Alfred Sisley,
Pierre-Auguste Renoir,
Paul Cézanne.
Nel 1858 diventa amico del poeta Charles Baudelaire.
Nel 1862, alla morte del padre, egli riscuote una grande eredità che gli
permette di vivere bene e di dedicarsi per tutta la vita all'arte. In questo
periodo realizza una delle sue opere più famose, "Le déjeuner sur
l'herbe", che suscita numerose polemiche, perché giudicata scandalosa.
Nel 1863 sposa la sua compagna Suzanne Lenhoff. Nel
1865 finisce di dipingere "Olympia", dipinto che
viene esposto al Salon, generando giudizi ancora più negativi. Sempre nello
stesso anno si reca in Spagna, per poi tornare presto in Francia. In questi
anni egli partecipa alle discussioni degli impressionisti presso
il Café Guerbois e presso il Café della Nouvelle Athènes, ma mostrando un atteggiamento
disinteressato. Nonostante il suo manifesto distacco verso il movimento impressionista,
egli è considerato come colui che ha contribuito alla sua nascita.
Nel 1869 parte per Londra, in cui conosce la sua unica
allieva, Eva Gonzales. Nel 1870 inizia la guerra franco-prussiana e l'artista
si arruola come sottotenente nella Guardia nazionale. Dal 1873 in poi nelle sue
opere artistiche è evidente l'utilizzo di uno stile pittorico impressionista.
Una delle opere più celebri che egli realizza in questi anni è " Bar aux Folies Bérgere",
in cui utilizza uno stile pittorico simile a quello dell'artista impressionista Claude Monet.
Nel dipinto inoltre vengono scelti soggetti urbani. Nonostante ciò, Manet si
distingue dagli altri artisti impressionisti per
l'uso del colore nero nei suoi dipinti.
Per mostrare il suo distacco dal movimento impressionista,
non partecipa mai a nessuna delle esposizioni impressioniste. Nel 1879
l'artista è colpito da una grave malattia, l'atassia locomotoria, che lo
avrebbe accompagnato fino alla morte.
Nel 1881 Manet inizia ad avere i primi riconoscimenti
dal suo Paese, infatti, è insignito della Legion d'Onore dalla Repubblica francese
e premiato presso il Salon. Il 6 aprile 1883 la malattia lo indebolisce
ulteriormente, al punto che gli viene amputato il piede sinistro. Dopo una
lunga agonia, Ėdouard Manet muore il 30 aprile 1883 all'età di 51 anni.
Alcune significative opere di
Manet
Lola de Valence (1862)
Colazione sull'erba (1862-1863)
Olympia (1863)
Il Pifferaio (1866)
L'esecuzione
dell'imperatore Massimiliano (1867)
Ritratto di Émile Zola (1868)
Il Balcone (1868-1869)
Berthe
Morisot con cappello nero e mazzolino di violette (1872)
Ritratto di Clemenceau (1879-1880)
Il bar delle Folies-Bergère (1882)
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