Dopo i primi prototipi
alla corte di Luigi XIV, fu nel capoluogo piemontese che, negli anni '20, si
mise a punto il macchinario per crearlo. E, fin da subito, con la sorpresa
dentro
Se a Natale il “classico dei
classici” è la sfida tra panettone e pandoro, a Pasqua la domanda è solo
una: fondente o al latte? Si perché il protagonista assoluto –
ovvio per i bambini, a volte inconfessabile per i grandi - della festa è
lui: l'uovo di Pasqua. Ma da cosa deriva la tradizione e dove nasce
l'utilizzo del cioccolato?
La simbologia
Sull'uovo come simbolo cristiano di
vita e di Resurrezione - e, prima ancora, elemento sacro di numerosi
culti pagani – molto è stato scritto, ma tutto è sintetizzabile nell'aspetto di
questa pietanza: apparentemente privo di vita, come il corpo di Gesù nel
sepolcro. Ma in realtà materia viva, anzi un nuova vita proprio ai suoi inizi,
proprio come la Resurrezione cristiana. Da qui prese il via dunque l'usanza
di regalare le uova durante la Pasqua, diffusa fin dal Medioevo in tutta
l'Europa cristiana, probabilmente a partire dalla Germania. All'inizio le uova
venivano bollite e avvolte in delle foglie e decorate con dei fiori. Tra i
sovrani e nelle corti aristocratiche si affermò poi la moda delle uova
rivestite d'oro e pietre preziose, come le famose uova Fabergé donate
nel 1883 dallo zar Alessandro III alla
zarina Maria.
Primi esperimenti
In Italia l'usanza
di mangiare uova durante il pranzo di Pasqua è diffusa
ovunque, particolarmente al Centro. Ma quando è nato l'uovo di
Pasqua che tutti conosciamo, ossia quello di cioccolato? Benché i
primi “prototipi” fossero stati allestiti già alla corte di Luigi XIV,
l'uovo di Pasqua moderno fu un'idea di alcuni maestri cioccolatai
torinesi all'inizio del '900. E non è un caso. Dopo la Scoperta
dell'America e di quell'amarissima bevanda maya, fu proprio una spagnola,
la duchessa di Caterina, moglie del duca Emanuele Filiberto
di Savoia, a portare il cacao a Torino. Nella città piemontese, un secolo
dopo, nascerà la prima cioccolateria d'Italia. E, nel 1806,
nasceva il gianduia. L'invenzione del cioccolato al latte si
deve invece agli Svizzeri, che con la prima industrializzazione si
buttarono a capofitto su questo prodotto scalzando i maestri cioccolatieri
italiani e francesi. La risposta italiana, per, non si farà attendere. Nel
1922, a Perugia, nascono infatti i Baci, inizialmente
chiamati “Cazzotti”.
L'idea di Casa Sartorio
Negli stessi anni, però, a Torino nasceva
l'uovo di Pasqua. La genesi di questo dolce è stata
ricostruita da Mario Marsero, storico delle industrie dolciarie
piemontesi, nel libro Dolci delizie subalpine. Dopo i primi
prototipi francesi, già nel 1725 la vedova Giambone,
titolare di una bottega nell'attuale via Roma, ebbe l'idea di riempire i gusci
vuoti delle uova di gallina con della cioccolata. Ma fu negli anni '20 del
XX secolo la Casa Sartorio di Torino brevettò un sistema
per modellare con il cioccolato le forme vuote: “Gli stampi a cerniera
chiusi e posti nella macchina, subiscono un movimento di rotazione e
rivoluzione mediante il quale la pasta in essi contenuta si distende
uniformemente su tutta la superficie interna. Dopo il raffreddamento le forme
si tolgono intere, variandone lo spessore a seconda della quantità di pasta che
si introduce negli stampi”, recitava già una pubblicazione del
1926.L’introduzione della sorpresa avviene già nel 1925,
dapprima animaletti in zucchero o confetti, poi regali sempre più
costosi e preziosi. Già nel 1927 le uova di Pasqua
di cioccolato a Torino erano di gran moda, e da allora il loro
successo non si è più fermato, fino al boom del Secondo Dopoguerra.
La gioia di grandi e piccini
Fino a contagiare, per la gioia di tutti i
bambini, anche le altre giornate al di fuori della Pasqua: e forse non è un
caso che il famoso ovetto Kinder sia nato proprio in Piemonte,
nel 1974. Un giorno Michele Ferrero, disse ai suoi
collaboratori: “Sapete perché ai bambini piacciono tanto le uova di Pasqua?
Perché hanno le sorprese dentro... allora, sapete che cosa dobbiamo fare?
Diamogli la Pasqua tutti i giorni”. E non è un caso nemmeno che l'uovo di
Pasqua di cioccolato sia un'usanza tipicamente italiana, mentre
nel Nord Europa e nei Paesi anglosassoni solitamente si
preferisce il coniglio di cioccolato, considerato antico simbolo di
fertilità nei mesi primaverili.
https://www.lacucinaitaliana.it/news/in-primo-piano/uovo-di-pasqua-storia/
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