“Il denaro non riuscirà mai a ripagarci per ciò che noi
facciamo per lui.” Rupert Murdoch
Imperatore senza cavallo
Rupert Murdoch nasce il giorno 11 marzo 1931 a
Melbourne, in Australia. Dopo gli studi parte per l'Inghilterra e per due anni
è tirocinante presso il londinese Daily Express, in cui ha modo di farsi un po'
le ossa nel campo giornalistico. Tornato nella sua nativa Australia, eredita
dal padre un piccolo giornale di provincia "The Adelaide News", non
certo famoso per la sua tiratura. Ma se è vero che il talento è qualcosa che
emerge subito, questo è un buon test. Il futuro magnate dell'informazione,
infatti, porta l'oscura testata di provincia al successo nazionale, con numeri
prima del suo arrivo inimmaginabili.
La sua penetrazione in Gran Bretagna inizia nel 1969 con
l'acquisto dei quotidiani "Gutter press" (un titolo che, tradotto,
suona un pò come "Stampa fognatura"), "The Sun" e del suo
fratello domenicale "News of the World". Il successo è enorme. Già
alla fine degli anni '70 entrambi vendono attorno ai 4 milioni di copie.
I critici sostengono però che la diffusione dei due
giornali è dovuta alle dosi massicce di pettegolezzi legati alla regina e a
tutto ciò che coinvolge il mondo dei Vip. Inoltre, come nella migliore
tradizione delle pubblicazioni "pulp", i suoi giornali sono
disseminati di ragazze nude e cosparsi di ammiccamenti continui a tematiche
sessuali, il tutto travestito da moralistica deplorazione.
Ad ogni modo, le due testate tra la fine degli anni
'70 e i primi anni '80, garantiscono anche un enorme seguito popolare
all'irresistibile ascesa di Margaret Thatcher e
delle sue politiche anti-welfare state.
L'anglicità conservatrice nei primi anni '80 pareva
piacere molto anche a Murdoch, tanto che per qualche tempo, sembrava voler
tornare alle proprie radici ridiventando un suddito di Sua Maestà. Ma a partire
dal 1985, con un colpo di scena, diventa invece cittadino americano.
Rupert Murdoch nel tempo ha messo in piedi un gruppo
che comprende ogni aspetto delle comunicazioni e dell'entertainment. La
"News Corporation Ltd.", valutato da "Forbes" a 9 miliardi
di dollari, controlla, tra l'altro, il più grosso gruppo editoriale di libri e
multimedia al mondo, "Harper Collins", la "20th Century
Fox", la "Fox News Network", tv entertainment e notizie in tutto
il mondo in molte lingue, tra cui l'arabo.
Tra i giornali, oltre "Times",
"Sun", "News of the World" e "Sunday Time" in
Gran Bretagna, possiede anche il "New York Post", secondo giornale
newyorkese.
Oltre a questa potentissima rete di media Murdoch ha
comprato anche la prima squadra di baseball di Los Angeles, la "LA
Dodgers". In questi ultimi anni la sua espansione ha cominciato a farsi
largo anche in Internet con la "LineOne Service", e altri portali.
Negli anni '90 i suoi interessi hanno cominciato a
espandersi nello spazio, con BSkyB, tv satellitare, e dallo spazio verso l'Asia
con l'acquisto di Star TV, tv satellitare con programmi in inglese e nelle
principali lingue indiane.
Benché anticomunista, con la rete tv Star, adoperando
uno dei pochi "grimaldelli" per accedere al mercato asiatico, ossia
la capitalistica Hong Kong, sta conquistando anche il mercato della tv
satellitare in Cina. Il tentativo è quello di costituire una rete satellitare
globale che ricoprirebbe Asia, Europa, Nord e Sud America, anche se da più
parti si levano voci di allarme per un probabile, colossale, buco nell'acqua.
Infatti, gli analisti (ma anche il mercato reale), dicono che l'interesse per
il digitale, ossia tv via cavo e linee telefoniche ad ampia banda, sta forse
relegando l'antenna parabolica tra gli arnesi di una tecnologia sorpassata.
Sempre agli inizi degli anni Novanta sembrava che
l'impero di Rupert Murdoch stesse crollando sotto il peso dell'eccessiva
esposizione debitoria. Le maggiori banche d'affari internazionali sue
creditrici, fidando nell'uomo, hanno praticamente abbonato tutti i debiti.
Chi lo conosce dice che possiede maniere garbate,
molto inglesi, fondate su quell'ideale tutto britannico di non appariscenza,
acquisito all'università di Oxford.
Ultrasettantenne, è affetto da un cancro alla
prostata. Pare che passi gran parte delle sue giornate nel suo imperiale
appartamento di Manhattan, a guardare partite di baseball, cricket e rugby
sulle sue televisioni, e ruminando odio contro i suoi tre maggiori
nemici: Ted Turner di AOL-Time Warner, Disney e
Seagram.
Negli anni dopo il 2000 Murdoch è diventato uno dei
più importanti imprenditori nel mondo delle trasmissioni digitali satellitari,
nel campo cinematografico ed in molte altre forme di media. L'ultima
acquisizione che ha suscitato clamore è stata (nell'estate del 2007) "Dow
Jones", società che controlla il Wall Street
Journal, organo di comunicazione finanziaria noto in tutto il mondo.
https://biografieonline.it/biografia-rupert-murdoch
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