Ancor
prima che le automobili conquistassero la strada, nella Trieste
“asburgica” ci si pose il problema di come far viaggiare in maniera
più rapida persone e merci, all’interno del perimetro cittadino. Quella linea
urbana passò alla storia come il primo esempio di servizio di trasporto
pubblico italiano. Si realizzò inizialmente un servizio di carrozze a
cavalli, che si dimostrò non all’altezza delle aspettative dell’utenza e
caratterizzato da costi accessibili a una fascia ristretta della popolazione.
Archiviato il flop, venne incaricata una società internazionale con sede a
Bruxelles, che aveva aperto una filiale locale con il nome Società
Triestina Tramway (Stt). Quest’ultima disegnò una linea tranviaria a
cavalli molto più moderna e funzionale e vicina all’immagine classica del
tram. Il servizio partì ufficialmente il 30 marzo del 1876 sulla
tratta via Battisti–rotonda del Boschetto, con corse dalle prime
ore del mattino fino alle 22 e a una frequenza di una ogni quindici minuti. Per
allargare il bacino di utenza furono istituite due classi di viaggio: la prima,
più comoda, costava dieci soldi; la seconda solo cinque, prezzo alla portata
dei ceti sociali più bassi.
Sebbene in quegli anni fosse fuori dai confini
del Regno d’Italia, in seguito si riconobbe a Trieste il primato di aver creato
il primo servizio di trasporto pubblico. Grandi città come Milano,
Roma e Bologna dovettero aspettare qualche anno prima di mettersi al pari.
https://www.fancityacireale.it/wordpress2/30-marzo-1876-a-trieste-inaugurato-il-primo-trasporto-pubblico/
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