Questa è la sua vita
Luciano Ligabue nasce a Correggio il 13 marzo 1960, cittadella
emiliana che lo ha visto agli esordi con in primi concerti in un circolo
culturale insieme con il gruppo degli "Orazero". La gavetta con il
gruppo è lunga, interminabile. Ligabue, ormai già ventisettenne (un'età non
verdissima nel campo del rock), ancora gira per i locali senza intravedere con
precisione davanti a sé un futuro di affermazione e di soddisfazione artistica.
Corre l'anno 1987 quando Pierangelo Bertoli decide
di pubblicare nel suo album "Sogni di rock and roll", una canzone
scritta da Ligabue. Nel luglio dello stesso anno Luciano ottiene con il gruppo
la vittoria al concorso "Terremoto rock". Questi due traguardi
consentono al cantante emiliano e agli Orazero di incidere un 45 giri (ormai
praticamente introvabile), contenente le canzoni "Anime in
plexiglass" e "Bar Mario". Il 1988 si chiude con la
partecipazione fra i finalisti del "Primo Concorso Nazionale per Gruppi di
Base" grazie al quale un'altra canzone, "El Gringo", viene
pubblicata sulla compilation del concorso.
Luciano Ligabue negli anni
'90
Nel 1989 Ligabue, separatosi dagli
"Orazero", si unisce con i "ClanDestino" e con questi entra
per la prima volta in uno studio di registrazione per realizzare un album.
Venti giorni di registrazioni e nel mese di maggio del 1990 nasce il primo LP,
intitolato semplicemente "Ligabue". Con il pezzo forte dell'album,
"Balliamo sul mondo", vince il premio più importante della sua fin
qui breve carriera, il "Festivalbar Giovani". Dopo questa esperienza,
parte con una serie di oltre 250 concerti in tutta Italia.
Durante questo periodo compone le canzoni per i due
album successivi: "Lambrusco, coltelli, rose & popcorn" e
"Sopravvissuti e sopravviventi". I due dischi consentono al cantante
di mettere in luce le sue qualità a 360 gradi, anche se pubblico e critica
ancora faticano a riconoscerlo come un rocker di primo piano del panorama
musicale.
Siamo alla fine del 1994: Ligabue pubblica il suo
quarto album, trainato dal singolo "A
che ora è la fine del mondo". Venduto a
prezzo speciale, riscuote molto meno successo dei precedenti, ma non si tratta
ancora della grande consacrazione. E' famoso ma non popolare, ha un grosso
seguito ma non ha ancora sfondato nel senso pieno del termine.
Abbandona i "ClanDestino" e cambia la
formazione della band. Prepara dunque l'album "Buon compleanno, Elvis",
che segna il suo definitivo successo. Basta dare un'occhiata alle cifre per
confermare queste affermazioni: oltre un milione di dischi venduti, oltre 70
settimane di permanenza nella classifica degli album più venduti ed il
premio Tenco per
la miglior canzone dell'anno ("Certe notti"). Il tour successivo
all'uscita dell'album conferma il successo, con decine di concerti nella
penisola, tutti esauriti.
Malgrado il successo ottenuto, i panni del semplice
cantante gli vanno stretti. All'uscita dell'album si affianca anche l'uscita
del suo primo libro, "Fuori e dentro il borgo", ritratto del
sottobosco bolognese con le sue storie e i suoi straordinari personaggi. Il
libro, com'era prevedibile, è un successo; non solo di pubblico ma anche di
critica.
Queste gratificazioni parrebbero ricondurre "il
Liga" sulla via della musica, invece decide di rimettersi nuovamente in
discussione, scegliendo di scrivere la sceneggiatura di un film la cui trama
riprende alcune delle vicende raccontate nel suo libro. Nasce così "Radio
Freccia" (1998, con Stefano Accorsi e Francesco Guccini),
presentato per la prima volta a Settembre al Festival del Cinema di Venezia
dove, iscritto fuori concorso, raccoglie numerosi consensi. Il film ottiene in
totale tre Nastri d'Argento (Miglior regista esordiente, miglior colonna
sonora, miglior canzone) e due David di Donatello (Miglior
regista esordiente e miglior colonna sonora), oltre che a rastrellare miliardi
di lire al botteghino.
A quella del film si accompagna anche l'uscita della
colonna sonora, contenente alcuni classici degli anni '70 e musiche composte
appositamente da lui per la pellicola. Uno di questi brani, "Ho perso le
parole", consente a Ligabue di vincere il Premio Italiano della Musica
nella categoria "Miglior canzone del 1998".
Il lavoro di Ligabue non è solo quello del cantautore.
La vena del rocker c'è da sempre e i grandi, constinui e frequenti concerti lo
dimostrano. Dopo il doppio live "Su e giù da un palco", i grandi
concerti diventano enormi. Gli stadi più grossi del paese lo attendono.
Esordisce al cinema come regista con
il film "Radiofreccia" (1998) a cui seguirà qualche anno più tardi
"Da
zero a dieci" (2002).
Il nuovo lavoro discografico "Miss Mondo"
esce il 17 settembre 1999 e conquista subito le vette delle classifiche di
vendita. Il primo singolo estratto è "Una vita da mediano", il cui
testo contiene una dedica (con citazione) al calciatore Gabriele
Oriali. Il 22 ottobre parte il
"MissMondoTour", una serie concerti (diventati quasi 40 dai 25
previsti inizialmente per la forte richiesta da parte del pubblico) con i quali
il rocker di Correggio porta il suo disco in giro per i Palasport di tutta
Italia.
Gli anni 2000
Nel 2002 è la volta dell'ennesimo successo con il
disco "Fuori come va?", seguito dal tour, e da un DVD.
Nel 2004 scrive un nuovo libro, un romanzo: La
neve se ne frega.
Dopo tre anni lontano dagli studi di registrazione,
nel mese di settembre 2005 esce l'attesissimo "Nome e cognome",
preceduto da un concerto evento (Campovolo di Reggio Emilia, 10 settembre
2005), durante il quale Ligabue si alterna su quattro palchi diversi, uno
principale, uno per un'ebisizione acustica solista, uno per una performance in
coppia con il violinista Mauro Pagani e uno per esibirsi con la ex band dei
"ClanDestino".
Dopo il successo del singolo "Gli ostacoli del
cuore" (2006), scritto per Elisa e
con lei interpretato, nel 2007 annuncia l'uscita del suo primo greatest hits,
diviso in due momenti: "Ligabue primo tempo" (novembre 2007), che
contiene brani del periodo 1990-1995, e "Ligabue secondo tempo"
(maggio 2008), che contiene brani dal 1997 al 2007.
Gli anni 2010
Nel 2010 torna con un nuovo disco di inediti dal
titolo "Arrivederci, mostro!" e torna anche al cinema con un
film-documentario dal titolo "Niente paura - come siamo, come eravamo e le
canzoni di Luciano Ligabue"; la pellicola è diretta da Piergiorgio Gay e
racconta la storia recente d'Italia attraverso le canzoni e i contributi del
Liga, assieme alle testimonianze di altri personaggi. Il nuovo album di inediti
esce alla fine di novembre del 2013 e si intitola "Mondovisione".
In occasione del 25° anno di carriera nel 2015 Ligabue
fa ritorno live al Campovolo di Reggio Emilia. E' anche il 20° anniversario
dalla pubblicazione di Buon compleanno Elvis, l'album della sua
definitiva consacrazione. Nel novembre dell'anno seguente esce un nuovo concept
album: "Made in Italy". Il titolo del disco diventa anche il titolo
del suo terzo film da regista. Il film "Made in Italy",
con protagonisti Stefano Accorsi e Kasia Smutniak,
esce nelle sale nel 2018.
Dopo una pausa, torna in studio e pubblica nel 2019 il
nuovo album di inediti "Start". Per il 2020 programma un nuovo
concertone al Campovolo, ma l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da
CoVid-19 fa slittare l'evento all'anno seguente. Per celebrare i suoi 30
anni di carriera allora, Luciano Ligabue scrive (con Massimo Cotto) e
dà alle stampe un nuovo libro, un'autobiografia ricca di immagini, dal titolo
"È
andata così" - pubblicato il 6 ottobre 2020.
https://biografieonline.it/biografia-luciano-ligabue
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