Nato pronto
Al direttore del carcere che in "1997 - Fuga da New York"
insisteva nel volerlo chiamare confidenzialmente Jena, rispondeva sarcastico
"Chiamami Plissken". Ma nella realtà non osate chiamarlo col
nome di quel mitico personaggio: potrebbe squadernarvi davanti la lunga lista
dei film girati negli ultimi vent'anni. Molti infatti ricordano Kurt Russell
solo per quell'indimenticabile ruolo ma lui, per non essendo un attore
particolarmente eclettico (è infatti legato soprattutto al genere del film
d'azione), ha fatto molto altro.
Kurt von Vogel Russell è nato il 17 marzo 1951 a
Springfield, Massachusets, con una gamba già dentro al mondo dello spettacolo.
Suo padre, Bing Russell, ha interpretato per sei anni il personaggio dello
sceriffo della serie televisiva "Bonanza". Volete che il buon
paparino non se lo sia portato con sé sul set durante le estenuanti riprese
richieste da qualunque serial degno di questo nome? E infatti il piccolo Kurt
cresciuto a pane e telecamera, prende subito confidenza col mezzo.
Fin dall'età di dieci anni Kurt appare in diversi
serial televisivi tra cui "Gunsmoke", "Il fuggitivo",
"Daniel Boone" e "Il Virginiano". L'esordio come attore
cinematografico avviene in alcune produzioni per famiglie. La Disney gli
propone un contratto per dieci anni di collaborazione.
Alla fine degli anni '60, con uno strano colpo di
testa, si dedica al baseball professionistico, che abbandonerà però nel 1973.
Kurt Russell è cugino del giocatore Matt Franco e amico del regista "sportivo"
Ron Shelton: la passione per il baseball gli è rimasta ma per fortuna si è
tolto il vizio di lasciare i set per indossare scarpette, guantone e
cappellino.
Nel 1979 si assiste al suo grande rientro. John Carpenter lo
vuole come protagonista del suo "Elvis",
un TV-movie per la ABC. Nei primi anni '80 arriva il primo film importante.
Ancora una volta è Carpenter a voler credere in lui: la memorabile
caratterizzazione di Jena Plissken (ma in originale il nome del personaggio è
Snake Plissken) in "1997 - Fuga da New York"
come già anticipato rimarrà negli annali. Un vero cult.
La splendida pellicola di fantascienza (tra
gli attori c'è anche Steve Buscemi)
è però solo l'inizio di una lunga collaborazione tra i due artisti, proseguita
con il fantascientifico "La cosa"
e più tardi con l'orientaleggiante fantasy "Grosso guaio a Chinatown".
Nel 1983 Russell ottiene una nomination al Golden
Globe come attore non protagonista in "Silkwood".
Nello stesso anno conosce l'attrice Goldie
Hawn, da cui non si separerà mai.
Nel 1988 recita in "Tequila Connection",
mentre l'anno successivo fa coppia con Sylvester Stallone in
"Tango
& Cash", divertente poliziesco d'azione
di gran successo (da ricordare che nei suoi film Kurt Russell non si serve mai
di controfigure).
Alla fine degli anni '80 la sua carriera pare
decisamente in declino. Scarseggiano i ruoli importanti così come le proposte
interessanti. Vive così qualche anno professionalmente buio, finché nel 1991
avviene il rilancio grazie a "Fuoco assassino",
diretto da Ron Howard.
Segue poi la space-opera di grande successo "Stargate" di Roland Emmerich, con James
Spader.
Nel 1996 Russell indossa nuovamente i panni di Jena
Plissken in "Fuga da Los Angeles",
un pessimo sequel del famoso capolavoro (anche se, a essere precisi, più che di
un seguito si tratta di una vera e propria riedizione aggiornata del vecchio
successo). L'aspetto grottesco di questa operazione che getta un'ombra di
tristezza su tutto il film, è che alla macchina da presa siede ancora una volta
l'eroico John
Carpenter!
Nel 2002 ha interpretato il ruolo di un simpatico
delinquente ne "La rapina" (con Kevin
Costner e Courtney
Cox). Ben più impegnativo il personaggio
del Dr. McCabe, che affianca il divo Tom
Cruise nel sofisticato thrilling "Vanilla sky" (2000, con Penelope
Cruz e Cameron
Diaz).
Nel 2007 viene rilanciato da Quentin
Tarantino, che lo chiama per il suo "Grindhouse -
A prova di morte", in cui l'immagine di Kurt Russell torna ad
essere cattiva come un tempo.
https://biografieonline.it/biografia-kurt-russell
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