Contaminazioni napoletane nel
mondo
Pino Daniele, uno dei simboli della musica partenopea
e italiana, nasce a Napoli il 19 marzo 1955. Primo di cinque fratelli, si
avvicina al mondo della musica molto presto. A soli 14 anni insieme ad altri
amici coetanei imbraccia la sua prima chitarra.
Fin dai primissimi anni '70, insieme ad altri giovani
musicisti emergenti, Pino Daniele segue con passione tutto il panorama musicale
dell'epoca, cerca di fondere tra loro diversi generi, diversi suoni che possano
creare qualcosa di concreto e nuovo.
Dopo aver studiato chitarra prima
come autodidatta ed in secondo momento a scuola, comincia ad acquisire
esperienza con piccoli gruppi musicali come i "New Jet" formato
insieme al suo grande amico Gino Giglio. Il gruppo partecipa a vari eventi
musicali di piazza ricevendo i primi consensi di pubblico. Dopo alcuni anni di
gavetta e sacrifici, nel 1977 la casa discografica EMI ospita il suo primo
disco "Terra mia" che include alcuni brani ancora oggi pietre miliari
della sua carriera come "'Na tazzulella 'e cafè" e "Napule
è".
Già in questo primo lavoro si nota l'obiettivo di
fondere la sua musica con l'arte del Rock e del Blues, creando così un nuovo
modo di fare musica da alcuni denominato "sound napoletano", genere
musicale fino a quel momento sconosciuto, anche perché la musica tradizionale
napoletana era ancora legata ai classici cantautori del Novecento. Proprio in
questi anni Pino Daniele costruisce il suo successo insieme a giovani emergenti
della musica partenopea come l'amico percussionista Rosario Jermano, Rino
Zurzolo, Tullio De Piscopo e James Senese.
Inizialmente la difficoltà di sfondare è data dal
frequente uso del dialetto non facilmente comprensibile a tutti. Nel 1979 però,
con l'uscita dell'album omonimo "Pino Daniele" che include la
famosissima "Je so pazzo", comincia ad essere apprezzato da un
pubblico più ampio, tanto è vero che Renzo Arbore,
sempre attento alla ricerca di giovani emergenti, gli permette di partecipare
alla trasmissione radiofonica "Alto gradimento" ed a quella
televisiva "L'altra domenica".
Con il brano "Je so pazzo" partecipa al
Festivalbar conquistando un ottimo successo.
La consacrazione arriva con i due album successivi
"Nero a metà" del 1980 e "Vai mò" del 1981, epoca in cui
brani eccezionali come "Yes I know my way", "A me me piace 'o
blues" e "Quanno chiove" danno a Daniele la meritata popolarità.
Pino Daniele gira l'Italia con una band di tutto
rispetto (James Senese al sax,
Toni Esposito alle percussioni, Tullio De Piscopo alla batteria, Joe Amoruso al
piano e tastiere, Rino Zurzolo al basso) riempiendo stadi in tutte le maggiori
città italiane.
Nel 1982 Pino Daniele affronta nuove musicalità con
l'album "Bella 'mbriana" contaminando la sua musica con diversi ritmi
e melodie europee. La collaborazione con il bassista Alphonso Johnson e con
Wayne Shorter, session-men di fama internazionale, porta il nome di Pino
Daniele ad essere apprezzato anche oltre i confini italiani.
Dopo aver prodotto nel 1983 l'album "Common
Ground" per il cantante Richie Havens, fonda una propria etichetta
discografica. Nascono così a Formia, cittadina a circa 60 chilometri da Napoli,
gli studi di registrazione BAGARIA dove Pino realizza il suo album "Musicante"
(1984). Registra poi un doppio album dal vivo dal titolo "Sciò Live",
che raccoglie esperienze diverse in luoghi diversi e che riuscirà a mettere
insieme blues, rock, jazz, e il meglio della musica tradizionale napoletana.
Nel 1985 esce "Ferryboat" che viene costruito
brano per brano, con la partecipazione di grandi artisti come Gato Barbieri e
Steve Gadd. Pino Daniele, ormai consacrato come artista, cerca nuovi suoni e
nuove melodie: ci prova con l'album "Bonne Soirèe" nel 1987 che
conferma proprio questa voglia di cambiamento.
Nel 1988 esce l'album "Schizzechea with
love" con il quale Pino Daniele vince il Premio Tenco.
Pino deve poi affrontare gravi problemi di salute, risolti fortunatamente nel
migliore dei modi grazie anche all'aiuto di tanti amici come Rosario Jermano
e Massimo Troisi.
Nel 1989 compone le musiche per il film di Troisi "Le vie del signore sono
finite"; per Massimo Troisi aveva
già composto la colonna sonora del film "Ricomincio da tre"
del 1981. Il connubio tra i due artisti napoletani risulta essere perfetto.
Pino nel 1991 realizzerà anche la colonna sonora per il film di Troisi "Pensavo fosse amore
invece era un calesse", dal titolo
"Quando".
Nel 1989 esce l'album "Mascalzone latino" che
con il brano "Anna verrà" dedicato all'attrice Anna Magnani ottiene
un ottimo successo di pubblico e di critica.
Nel 1990 avviene l'incontro con Mick Goodrick,
grande chitarrista jazz
americano: insieme danno vita prima all'album "Un uomo in blues"
ricordato per i brani "Femmena" e "'O scarrafone", e poi
"Sotto 'o sole" nel quale si ritrovano alcune rivisitazioni di vecchi
brani e la creazione di due nuovi inediti "Quando" e "'O ssaje
comme fa 'o core" scritte dall'amico Massimo Troisi.
Nel 1993 nasce "Che Dio ti benedica":
l'album (in cui collaborano Chick Corea e Ralf Towner) ha un grande successo
oltre che di pubblico anche di critica e viene rappresentato da Pino in un
mitico tour in varie città italiane ed europee.
Pino Daniele inizia un nuovo
periodo musicale nel 1995 con la pubblicazione dell'album "Non calpestare
i fiori nel deserto" e nel 1997 con "Dimmi cosa succede sulla
terra". In questi due lavori Pino abbandona un po' il dialetto napoletano
collaborando anche con grandi artisti del panorama nazionale come Giorgia, Irene Grandi,
gli Almamegretta e Jovanotti.
A 20 anni di distanza dal suo primo album esce l'album
"The best of Yes I know my way" che vede una rivisitazione di 13
brani tra i più famosi, più tre inediti: "Amore senza fine",
"Per te" (pezzo strumentale) e "Senza peccato" registrato
con la partecipazione dei britannici Simple Minds. In questo album il
cambiamento di Pino Daniele è totale, si presenta al grande pubblico anche con
un nuovo look, capelli corti, pizzetto e tante cose nuove da dire.
Nel 1999 esce l'album "Come un gelato
all'equatore"; nel 2001 festeggia l'uscita del suo ultimo lavoro
"Medina" con un mega tour estivo che parte proprio dalla sua città.
Il disco vede un ritorno alle origini musicali. Alcuni pezzi scritti in
dialetto evidenziano la voglia che Pino ha di proiettarsi verso una musicalità
futura rimanendo comunque fortemente attaccato alle origini.
Dopo la positiva esperienza del tour condiviso con
altre grandi voci italiane - Eros Ramazzotti e Jovanotti nel
1994 - Pino Daniele organizza nel 2002 una mega tourneè con altri tre grandi
della musica italiana: Francesco De Gregori, Fiorella
Mannoia e Ron.
Pino Daniele ritorna sulla scena musicale italiana con
un nuovo album dal titolo "Pino Daniele Project - Passi D'Autore"
nell'aprile del 2004. Nel disco è presente un brano dedicato a Diego
Armando Maradona, "Tango della buena suerte".
In onore alla quasi trentennale carriera di Pino
Daniele, alla fine del mese di giugno 2004 esce un album triplo "Pino
Daniele Platinum Collection" (EMI) che ripercorre in 53 brani tutta la
storia del cantautore.
Muore improvvisamente a causa di un infarto la notte
del 4 gennaio 2015, mentre si trovava nella sua casa di Magliano in Toscana.
https://biografieonline.it/biografia-pino-daniele
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