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mercoledì 10 gennaio 2018

Lo Sapevate Che: Macché materia oscura dipende tutto dall'energia del vuoto...

La materia oscura e l’energia oscura, insieme comporterebbero il 95 per cento dell’universo. Ma la loro esistenza non è mai stata provata sperimentalmente, la prova schiacciante, l’osservazione dell’elusiva “particella oscura” rimane per ora nel libro dei sogni degli aspiranti al Nobel per la fisica. E se la materia oscura non esistesse? “In realtà non ne abbiamo affatto bisogno per spiegare ciò che vediamo nel cosmo” sostiene André Maeder, fisico dell’Università di Ginevra e autore di uno studio controcorrente pubblicato sull’Astrophysical Journal. La materia oscura è stata concepita quando ci si è accorti di una stranezza nella velocità con cui ruotano le stesse più esterne della nostra galassia. Considerando che nel sistema solare i pianeti più esterni, come Nettuno, girano molto più lentamente attorno al Sole rispetto a quelli più interni, come Mercurio, gli astrofisici si aspettavano un andamento simile anche nelle galassie. “E invece le stesse più esterne ruotano a una velocità superiore al previsto “spiega Maeder. “una velocità che dovrebbe farle fuggire dalla galassia, se non si fosse una forza in grado di trattenerle. Si è pensato così che questa forza fosse esercitata da un’invisibile “materia oscura”. Solo che questa materia avrebbe un comportamento curioso, come già evidenziato dal fisico israeliano Mordehai Milgrom negli anni Ottanta per giustificare ciò che si vede, non solo nella nostra galassia ma anche in tutte le altre, dovrebbe trovarsi sempre nei punti giusti e nella quantità adatta a far tornare i conti. Del resto anche l’energia oscura è stata teorizzata per uscire da un impaccio. “Nel 1998 si è visto che l’espansione dell’universo ha un’accelerazione inaspettata di cui l’idea di un’energia “nascosta” per giustificarla” spiega ancora Maeder. “La mia ipotesi, invece, è che in regioni a densità ridottissima e dove lo spazio è omogeneo – come gli strati più esterni delle galassie, proprio quelli dove sono state notate le stranezze che hanno prodotto l’ipotesi della materia oscura – ci sia un unico fattore che, variando, può avere effetti e questo è il tempo. Non Le distanze, le contrazioni o le espansioni, visto che in quei vasti spazi vuoti non c’è abbastanza materia per produrre gli effetti che osserviamo”. Che cosa vuol dire esattamente? La meccanica quantistica prevede l’esistenza di un’energia del vuoto. “Nelle regioni ai margini delle galassie, con il passare del tempo, l’energia del vuoto continua ad accumularsi: è questa emergenza crescente – e per nulla “oscura” – che si contrappone alla forza di gravità e potrebbe spiegare gli effetti oggi attribuiti a materia oscura ed energia oscura, come le accelerazioni delle galassie e dell’universo verso l’esterno”.

Giuliano Aluffi – Scienze – Il Venerdì di La Repubblica – 5 gennaio 2018-

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