Se una farfalla batte
le ali magari dove gli pare, quanti disastri si verificheranno in Asia Africa America Europa
Australia Oceania? Quanti stati regrediranno a livelli impensati? Sarebbe il
momento di porsi questo problema, visto che fra poco potrebbe essere molto
difficile o addirittura impossibile. Al posto dei tradizionali legami si diffonde
il contagio, che ogni paese e ogni zona interpretano a modo proprio. Medici
illustri si chinano sul corpo del malato globale, chiedendosi come Don Abbondio
se sia sostanza o accidente, non la malattia ma proprio il mondo. Non sappia
l’emisfero destro quello che fa il sinistro, brindiamo con l’Antartide liscia
senza ghiaccio, con la traslazione dei contenenti e l’oblio dei contenuti.
Sperando che, come nei gialli più ovvi, il colpo di scena dell’ultimo momento
serva a fermare il chirurgo. E magari anche i cervelli.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di La Repubblica –
12 gennaio 2018 -
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