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martedì 12 dicembre 2017

Lo Sapevate Che: Parecchi miliardi di ottimi motivi per non buttare il cibo...



Roma. Duecentomila contatti, 10 mila classi, 15 mila insegnanti, 940 associazioni di volontari, una app per geolocalizzare il punto di donazione più vicino, un database con le istruzioni per la conservazione di oltre mille prodotti (dagli alimenti ai farmaci). È la web community contro lo spreco che le Coop lanceranno il 12 dicembre a Fico, il nuovo parco agroalimentare di Bologna. L’obiettivo è un salto di qualità nella lotta contro lo sperpero di cibo, acqua, energia e materia che ha raggiunto ormai una dimensione insostenibile. Un terzo degli alimenti prodotti nel mondo (1,3 miliardi di tonnellate) si perde per strada, viene abbandonato sul campo, scartato in azienda, danneggiato lungo il trasporto, o buttato nel secchio della spazzatura. È una quantità di cibo quattro volte superiore a quella necessaria a sfamare gli 800 milioni di persone denutrite. Uno spreco che ha ripercussioni pesanti visto che l’impatto dell’agricoltura convenzionale e dell’allevamento intensivo, unito al caos climatico, comporta enormi consumi di acqua e suolo: la desertificazione ogni anno cancella 12 milioni di ettari di terreno fertile, un’area grande tre volte la Svizzera. Già il 40 per delle terre emerse è occupato dai campi e dai pascoli. Per sfamare gli altri tre miliardi di essere umani che nel corso del secolo si aggiungeranno al bilancio del pianeta, non si può continuare a far arretrare le foreste: bisogna produrre meglio e consumare meglio. Nasce così l’idea di una web community che propone un quartiere virtuale con sette ambienti  (casa, orto, scuola, ristorante, farmacia, supermercato, associazioni di solidarietà) e indicazioni per evitare gli sprechi in ogni momento della giornata, “La situazione in Italia, grazie alla legge Gadda del 2016, che ha introdotto importanti semplificazioni amministrative ha reso più semplici le donazioni, è molto migliorata”, spiega Mauro Bruzzone responsabile del settore politiche sociali di Ancc-Coop. “Nell’ultimo trimestre del 2016, Coop ha accresciuto le donazioni del 15 per cento rispetto a 2015: 6 mila tonnellate di alimenti si sono trasformati in 7 milioni di pasti. Ora bisogna andare avanti per capire meglio le ve dello spreco. Finora tutte le indagini si sono basate su campioni molto limitati: noi vogliamo offrire un’analisi sui comportamenti basata su grandi numeri”. La posta in gioco, inoltre, ha anche un consistente peso economico. Lo spreco alimentare nella sola filiera produttiva e distributiva – dai campi all’industria passando per la distribuzione –vale infatti oltre 3,5 miliardi di euro annui. Aggiungendo quello che si butta in casa si arriva a oltre 15 miliardi di euro l’anno circa l’1 per cento del Pil.
Antonio Cianciullo – Econome – Il Venerdì di La Repubblica – 8 dicembre 2017 –

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