Etichette

sabato 14 dicembre 2013

Lo Sapevate che: Roma Criminale / Il Locale più in Voga...


Tutti a cena da Johnny

Politici, ministri, calciatori e attricette accanto ai tavoli dei boss. Succede da “Assunta Madre”. Dove malavita e potere si sfiorano.

Tutti insieme appassionatamente. Come nel film “Roma” di Federico Fellini, la tavolata diventa inno alla trasversalità: la grande abbuffata dove si annullano le distanze di censo, di rango e spesso pure la fedina penale. Se volete vedere fianco a fianco (a loro insaputa) criminali, riciclatori, magistrati, politici, attori e calciatori famosi, potete cercare di prenotare un tavolo da “Assunta madre”, uno dei ristoranti più in voga della capitale, situato in via Giulia, a pochi metri dalla sede della Procura nazionale antimafia. I vip che ogni sera lo affollano vengono accolti con grande familiarità da un omone che si presenta come il padrone di casa. Si fa chiamare Johnny, all’anagrafe è Gianni Micalusi, 51 anni, imprenditore ittico di Terracina, amico di alcuni ex componenti della banda della Magliana che gli hanno procurato guai giudiziari dai quali è stato assolto, e persino un sequestro di beni poi revocato.
In questo ristorante, fino alla vigilia dell’arresto per omicidio, trovava quasi ogni giorno un tavolo riservato per lui e i suoi amici il camorrista Michele Senese, conosciuto come “ ‘o pazzo’ “:  uno degli ultimi “re di Roma” cenava a gamberoni, aragoste e ostriche. L’ingresso di Senese ricordava  le scene del “Padrino”: il boss veniva salutato con rispetto da Johnny, mentre c’era sempre qualche cliente che scattava in piedi per ossequiarlo. E con grande rispetto salutavano “don Michele” anche i figli di Enrico Nicoletti, l’ex cassiere della Magliana, pure loro affezionati alla cucina di Assunta madre. Chissà se questi omaggi sono stati notati da altri clienti famosi come Gianni Letta, Massimo D’Alema, Fausto Bertinotti, Gianni Alemanno, Beppe Grillo, Denis Verdini, tanto per citarne alcuni. Tutti i commensali vip sono fotografati abbracciati a Johnny. Fanno bella mostra anche due foto di Silvio Berlusconi con dedica autografata che porta la data del 15 maggio 2012: “A  Johnny con gli auguri più affettuosi”. In questo libro d’oro c’è pure Sabina Began, l’ape regina del Cavaliere ritratta mentre balla sui tavoli del locale. E qui sembra aver conosciuto nel 2011 l’allora deputato Italo Bocchino, con il quale trascorse un fine settimana a Capri che ha dominato il gossip politico per mesi.
Le storie che portano all’Assunta madre sono tante. Pochi anni fa gli investigatori che indagavano sul tentato omicidio di un armeno avvenuto in un ristorante di via Veneto, seguendo i sospettati sono poi arrivati a Gianni Micalusi. Il fatto di sangue er scaturito in un contesto criminale di matrice russo-armena. Venne perquisita una villa di lusso in via della Pisana a Roma di proprietà di un importante armeno, Artur Asatryan, ritenuto il capo di una banda di criminali: vi furono trovate armi, soldi e gioielli. E pure una collezione di film sulla mafia siciliana e libri in cirillico su Cosa nostra. Indagando sul gruppo gli investigatori hanno accertato che nel 2009, in coincidenza con l’apertura di Assunta madre, gli stranieri avevano stretto “significative” relazioni proprio con Gianni Micalusi, con suo fratello Giuliano e con Pasquale De Martino.
De Martino è una figura che torna più volte nelle ultime inchieste romane: è coinvolto in indagini su traffici di droga, nell’istruttoria P4 con Flavio Carboni e Dell’Utri, ed è socio di un ristorante sulla Circonvallazione Trionfale. Ci sono intercettazioni telefoniche degli armeni che fanno riferimento a “Pasquale” e ai fratelli Micalusi. De Martino, amico di attrici famose e di manager dello spettacolo, è u assiduo cliente di Assunta madre: lì spesso cenava  insieme a Senese. Entrambi risultano al centro di “molteplici attività criminali”, in collegamento anche con Massimo Carminati, l’ex dei Nar e della Magliana.
Analizzando la proprietà del ristorante di via Giulia si scopre che Johnny non compare nella compagine societaria. I titolari sono i suoi figli ventenni. L’amministratore unico è un calabrese, socio in un’impresa ittica di un armatore di Mazara del Vallo coinvolto in passato in un’inchiesta su traffici di droga organizzati dalla cosca trapanese e dalla ‘ndrangheta. Ora Johnny punta a Londra, per aprire una succursale di Assunta madre.

Lirio Abbate – L’Espresso – 12 dicembre 2013

Nessun commento:

Posta un commento