Fare Il Presepio Non E’ Un Gioco Da
Bambini
Fare il
presepio è costruire uno straordinario Trattato
visivo di pedagogia.
No, non
scriviamo sopra le righe! Abbiamo tutte le carte in regola per provare che il
presepio racchiude in sé alcuni pilastri fondamentali dell’arte di educare.
Intanto il
presepio evoca emozioni e gioie
intense.
Preparare il
presepio in famiglia, tutti insieme, è un’esperienza di vita affettiva, di
calore umano che non ha riscontri in nessun’altra attività, come, ad esempio,
nel giocare, nel biciclettare…
In una
società sempre più fredda come la nostra, un sussulto di sentimenti e,
immediatamente, uno dei primi benedici del presepio!
Il presepio sveglia il lato buono che dorme in ogni uomo, anche nel più slabbrato!
Solo chi è
mite, come san Francesco, chi è in pace con se stesso, può fare il presepio.
Ancora. Il
Presepio riconcilia la famiglia, oggi
sempre più disgregata.
Non Basta.
Il presepio può rappresentare una scuola
di bellezza.
Il che non è
poco: il bello è l’introduzione al buono!
Li avete
contati?
Quattro
preziosi contributi pedagogici nascosti nel presepio!
Ma andiamo
più a fondo.
Il presepio ricorda una nascita, una nascita
assoluta: quella di Cristo.
Dunque il
presepio tiene viva l’idea del ‘venire
alla luce’, idea oggi troppe volte dimenticata con pesanti conseguenze
negative.
Aveva
ragione il poeta cileno Pablo Neruda (1904-73) a dire che “è per nascere che siamo nati!”.
Sulla stessa
linea era lo psicanalista tedesco Erich Fromm (1900-80) quando sottolineava che
“il primo compito della vita è dare alla
luce se stesso!”.
Insomma, il
Natale è un invito a crescere: a pensare di più, ad amare di più, a volere di
più…
Attenzione!
Il bello del
presepio sta qui: non solo ricorda il dovere di nascere, ma indica anche quali
anche quali sono i segreti della nostra vera nascita umana.
Tutti sanno
che sono i Valori che fanno diventare ‘grande’ l’uomo e non solo ‘grosso’.
Ebbene,
basta entrare anche nel più semplice presepio di carta pesta per scoprire una
manciata di Valori:
Il valore
delle cose semplici,
il valore dell’essenziale,
il valore
del silenzio,
il valore
della pace,
il valore
della gioia,
il valore
della tenerezza.
Tutti Valori
che fanno sì che chi nasce uomo, diventi umano!
A questo
punto nessuno darà più dell’esagerato ad uno dei più impegnati ed intelligenti
sacerdoti del secolo scorso, don Primo Mazzolari (1890-1959) quando un giorno
ha detto a tutto tondo: “ Se la Terra
vorrà avere ancora uomini liberi, se vorrà avere uomini giusti, se vorrà avere
uomini che sentono la fraternità, bisogna che non dimentichino la strada del
presepio”.
Davvero: il
presepio va protetto, va difeso,va valorizzato!
Il noto
regista Ermanno Olmi (1931) è sempre stato affezionato al presepio (“il primo
spettacolo della mia vita”). Ogni anno, immancabilmente, lo costruisce in casa
con la moglie Loredana e con i figli.
Un anno,
quando ormai questi erano grandi, per vedere come avrebbero reagito, disse con
aria indifferente: “Stavolta lasciamo
perdere: non lo facciamo il presepio, al massimo un alberello di Natale!”.
Al che i
figli – il ragazzo con la barba e la ragazza donna – subito reagirono: “Eh, no! Il presepio si fa, non si può non
fare!”.
Il presepio
si fa, non si può non fare: è troppo prezioso!
Salverà non
solo il Natale cristiano, ma anche i più alti valori del vero umanesimo.
Pino
Pellegrino – Bollettino Salesiano – dicembre 2013
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