Arriva Il “Diario Di Un
Moderato”
Esce l’autobiografia di
Berlusconi. E’ il libro più economico mai prodotto, spedito gratis a casa a
tutte le famiglie. E il più pesante (190 chili) in modo da rendere impossibile
la restituzione. Prefazione affidata a Sallusti. Con lo stesso titolo.
Si chiamerà “Diario di un moderato” l’autobiografia di Silvio
Berlusconi, che uscirà in venti milioni di copie, formato un metro per settanta
centimetri, rilegata in marmo di Carrara. In copertina un bassorilievo
raffigurante l’autore a cavallo. Nelle librerie l’opera sarà esposta in grandi
composizioni piramidali, ogni singolo volume sarà issato al suo posto da
schiavi egiziani a torso nudo. Per fare posto a “Diario di un moderato” tutti i
libri di altri autori saranno acquistati da emissari di Berlusconi e stipati in
appositi capannoni, o dati alle fiamme se eccedenti la capienza degli stessi
capannoni.
Guinness Da Guinness dei primati tutte o
quasi le caratteristiche di “Diario di un moderato”. E’ il libro più economico
mai prodotto, perché verrà spedito a casa gratis a tutte le famiglie italiane;
è il più pesante, quasi centonovanta chili, in modo da rendere impossibile la
restituzione; è quello con più illustrazioni, quasi diciassettemila, tutte
fotografie dell’autore nei momenti più significativi della sua vita, cioè
tutti; quello con più didascalie, anche loro quasi diciassettemila, valorizzate
dal prezioso, ammirevole lavoro dei grafici che sono riusciti a ripetere sempre
la stessa didascalia, “Silvio Berlusconi”in diciassettemila caratteri diversi;
quello con meno parole, per l’esattezza cinque: “Sono sempre stato un
moderato”.
Gli Allegati Per non stancare il lettore, la
prefazione, l’indice e le note di approfondimento sono pubblicate in un volume
allegato, disponibile solo dietro richiesta. La prefazione è di Alessandro
Sallusti e si intitola anche lei “Diario di un moderato” per non rischiare
distonie ed equivoci rispetto al pensiero di Berlusconi . Tra gli allegati
l’elenco completo, con indirizzo e numero telefonico, delle ragazze che sono
state con Berlusconi e dei regali che hanno ricevuto, con il cartellino del
prezzo fotografato per convincere anche gli incredibili; la planimetria di
tutte le sue ville, accostata a una carta geografica della Tunisia perché la
superficie complessiva del paese (164.191 chilometri quadrati) è identica
all’estensione totale delle case di Berlusconi; l’elenco di tutte le banconote,
con il numero di serie, che sono passate per le sue mani; tutti i suoi
discorsi, da “amo l’Italia” a “L’Italia è il Paese che amo”, per un totale di
due pagine impreziosite da illustrazioni dei luoghi più suggestivi del Bel
Paese; la bibliografia completa dei suoi libri di form
Azione, tra i quali fanno spicco “Sei una bambola, Jenny”,
dell’americano Ralph Kentucky e “La Penisola Calcidica e le sue coste”, strenna
omaggio del Banco di Salonicco; infine una banconota da cinquanta euro che
Berlusconi regala a ogni suo lettore.
Il Lancio Per il lancio di “Diario di un
moderato” si pensa a un classico dibattito pubblico, con Bruno Vespa, Vittorio
Sgarbi, Marina Berlusconi, Silvio Berlusconi e, in rappresentanza del mondo
intellettuale, la scrittrice sudamericana Marlene Cochales, autrice di un
manuale di contorsionismo e recente vincitrice di Miss Lenzuola Bagnate. Il
dibattito, per volontà dello stesso Berlusconi, si svolgerà secondo le più
classiche modalità di tutti i lanci editoriali, in un’atmosfera amichevole e
molto informale. Sola concessione alla fantasia, la presentazione avrà luogo su
un’astronave in orbita intorno alla terra dove è stata ricostruita Cortina
d’Ampezzo, con il suo tipico, simpaticissimo entourage di frequentatori.
La critica A parte alcune pagine entusiaste del “Giornale” e
di “Libero”, già in stampa un paio di mesi prima che il libro fosse pubblicato,
lo staff di Berlusconi conta molto sulla recensione di “Chi”, il cui critico,
Gisella Sirius, nella sua pagina di astrologia dedica qualche riga anche ai
libri che ritiene meritevoli. Improbabile l’intervento di altri critici letterari,
prevenuti nei confronti del valore letterario di “Diario di un moderato” perché
sono tutti comunisti.
Michele Serra – L’Espresso – 10 Ottobre 2013
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