Vendesi Pentola In
Odorround
E’ un sistema
satellitare rivoluzionario che consentirà di diffondere nelle nostre case un
forte odore di soffritto anche se si è sintonizzati su altri canali. E non si
sta vedendo una delle tante trasmissioni dedicate al cibo.
Visto il grande successo delle trasmissioni dedicate al cibo
e alla cucina (attualmente circa un centinaio sui vari palinsesti), il mondo
della televisione si sta ingegnando di moltiplicare le occasioni, perfezionando
i programmi già in onda e anche inventando nuovi generi.
Rai Uno La tradizionale pentolata di
mezzogiorno, con Antonella Clerici che ingurgita tutto quello che viene
preparato in diretta, potrà avvalersi del rivoluzionario sistema satellitare
“odorround”, che permette di diffondere nelle nostre case un forte odore di
soffritto anche se si è sintonizzati su altri canali o se il televisore è
spento. Un forte profumo di aglio e cipolle, accompagnato dall’allegro rumore
dello sfrigolio dei tegami e dalle urla di entusiasmo della conduttrice,
impregnerà giorno dopo giorno l’intero Paese, casa per casa, quartiere per
quartiere. La Clerici ha presentato un format molto innovativo anche per il
Festival di Sanremo: ogni cantante deve eseguire il suo brano mangiando una
pietanza da lui stesso preparato, nella speciale sezione “Sanremo a bocca
piena”, avendo l’accortezza di non far cadere per terra bocconi troppo grossi
quando la partitura costringe a cantare a squarciagola. Già molte le adesioni
dal mondo del punk. Il microfono verrà ripulito dal sugo e sterilizzato dopo
ogni esibizione. La Rai ha fatto sapere che se ne riparlerà per l’edizione del
2015.
Benedetta Parodi Sempre più dalla parte della gente
normale, anche quest’anno riproporrà le sue ricette facili da preparare, in controtendenza
rispetto all’eccessiva ricercatezza della cucina d’autore. Tra le nuove
proposte di Benedetta: “Pane e prosciutto facile”, senza l’inutile perdita di
tempo di tagliare a metà il panino, lo si avvolge intero in una grossa fetta di
prosciutto; “Dado caldo”, si ingoia un dado (dopo averlo scartato) e ci si beve
sopra mezzo litro di acqua bollente senza dover aspettare che il dado si
sciolga nella pentola; e infine, grande novità di quest’anno, il “Piatto sotto
casa”: si scende a mangiare al ristorante più vicino.
Pretest-Show Escogitato da un gruppo di autori
televisivi che si rifanno al situazionismo, l’idea del pretest-show è un uso
del tutto presuntuoso di altri format. Esempio: durante un talk-show politico
uno degli ospiti, senza preavviso, estrae una gavetta piena di fagioli con le
cotiche e la consuma sul posto, ignorando le domande del conduttore e le
proteste degli altri ospiti. Oppure: un conduttore di telegiornale, mentre
legge le notizie, monda un gambo di sedano dai fili, lo sminuzza finemente con
la mezzaluna, lo unisce a un composto di succo d’arancia, ricotta e tuorlo
d’uovo precedentemente preparato e mescola a lungo con la frusta fino a
ottenere, poco prima della sigla di chiusura, un composto omogeneo.
Master-Chef Basta con le selezioni troppo rigorose che
riducono il novero dei concorrenti a pochi aspiranti cuochi gasati e
presuntuosi. Di qui in poi nessun italiano dovrà sentirsi escluso dal
prestigioso concorso culinario: i tre giurati si presenteranno senza preavviso
in una casa estratta a sorte e costringeranno i presenti a cucinare qualcosa
con quello che hanno in frigo in quel momento. Nelle prove simulate ha vinto un
ragioniere romano con il piatto “Sottilette Kraft bollite nel loro cellophan”,
battendo di un soffio una segretaria di Modena che aveva proposto un
originalissimo “Pandoro dell’anno scorso ammorbidito con il ferro da stiro”.
Food-Trotter Continua il viaggio intorno al mondo
del simpaticissimo reporter americano Muddy Oversize, che assaggia con visibile
piacere anche i cibi più estremi, dalle interiora di dromedario alla marmellata
di oloturia. Nelle prossime puntate il nostro Muddy sarà nei campi profughi
africani, dove potrà gustare, con la consueta allegria, il minestrone di fango
e cibi scaduti offerti dalla solidarietà internazionale e le ingegnose
frittelle di farina di pneumatico che servono a far star zitti i bambini.
Michele Serra – L’Espresso – 17 Ottobre 2013
Nessun commento:
Posta un commento