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giovedì 24 ottobre 2013

Lo Sapevate Che: Cavoli, Semi e Noci...


Ecco La dieta Allontana-Tumore

PINK Is Good, il nuovo progetto della fondazione Veronesi
Punta tutto sulla Prevenzione

Con 42 mila casi all’anno, cinque ogni ora, il cancro alla mammella si rivela il tumore femminile più diffuso. Ad essere colpite sono per l’80 per cento, le donne sopra i 50 anni, e nel10 per cento dei casi incide la predisposizione familiare. Un rischio leggermente più elevato lo hanno anche le donne che non hanno avuto figli (la gravidanza, che sospende la produzione di estrogeni, ha un effetto produttivo) e che sono di pelle bianca (latine, asiatiche e africane sono meno colpite). Ma a questi dati severi e preoccupanti se ne affianca uno di tutt’altro segno: l’87 per cento di chi ha avuto una diagnosi precoce sopravvive alla malattia, e la prevenzione è dunque oggi l’arma poù efficace per sconfiggere questa patologia.
La Fondazione Veronesi si batte da dieci anni per sensibilizzare le donne, e da ques’anno, ha varato Pink is good, un nuovo progetto con il quale aderisce alla campagna internazionale che si svolge per tutto il mese di ottobre. Prevenzione significa sicuramente fare l’autopalpazione mensile del seno e lo screening mammografico, fare attenzione ai cambiamenti del seno (presenza di noduli, gonfiori, arrossamenti) ma non solo. Gli oncologi insistono sul ruolo cruciale di una dieta equilibrata: il tumore al seno è favorito dall’elevata presenza di ormoni sessuali: un’alimentazione povera di grassi animali unita a una regolare attività fisica si è rivelata efficace nel ridurre il rischio. Importante dunque è privilegiare il consumo di verdure, soprattutto crucifere, come cavolfiori e broccoli, ma anche rape e rucola che contengono gli indoli, una varietà di fitoestrogni in grado di agire positivamente sul metabolismo degli ormoni. Fitoestrogeni sono anche contenuti in soia, alghe e semi di lino, legumi, frutti di bosco, cereali integrali. Anche gli antiossidanti svolgono un’azione positiva contro il tumore al seno, in particolare quelli contenuti in spinaci, cicoria bietola e lattuga. Si consiglia anche di limitare di latticini e uova e di ridurre il consumo di zuccheri raffinati.
Ma dalla nutrigenomica, la scienza che studia il rapporto tra genoma e dieta, è arrivata anche un’altra scoperta, e riguarda le noci<. Oltre ad avere un ottimo potere anti-colesterolo, grazie al loro contenuto di fitosteroli, flavonoidi, vitamina E e omega 3, aiuterebbero a ridurre l’ossidazione cellulare e a ritardare l’invecchiamento delle molecole allontanando l’insorgenza del tumore. E lr noci saranno la bandiera della prossima campagna della Fondazione che, in novembre, con Mocerino Frutta secca, venderà nei supermercati di tutta Italia confezioni da 350 e 500 grammi il cui ricavato servirà a finanziare progetti di ricerca nell’ambito della Nutrigenomica.

Valentina Avoledo – Venerdì di Repubblica – 11 Ottobre 2013

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