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sabato 19 ottobre 2013

Lo Sapevate Che: Satira Preventiva...


Dalla Malpensa a Mentone

La nuova offerta di Air France per Alitalia prevede l’utilizzo di uno scalo più facilmente raggiungibile da Milano: lo spostamento a Detroit o l’ingresso di nuove cordate di Capitani Coraggiosi

Come salvare Alitalia? La proposta più sensata sarebbe intestarla a Berlusconi e costringerlo a ripianare il deficit, visto che fu lui a non volerla vendere cinque anni fa a Air France, a quell’epoca disposta a sborsare una cifra esorbitante su suggerimento del suo consigliere economico più influente, l’ispettore Clouseau. Ma contro la soluzione Berlusconi giocano ostacoli logistici non indifferenti, per esempio il fatto che l’ez tycoon della tivù è completamente rovinato dalle donne e dagli avvocati e non dispone neanche della liquidità necessaria per andare in pizzeria (secondo indiscrezioni, chiede continuamente prestiti a Emilio Fede). Vediamo dunque quali sono le altre soluzioni sul tappeto.
Air France Bis I francesi stanno tornando alla carica, ma offrono circa un ventesimo rispetto a cinque anni fa. Secondo indiscrezioni il presidente di Air France, Baguette, stava già per firmare il protocollo d’acquisto quando ha scoperto, vincendo l’incredulità, l’esistenza di Malpensa, l’aeroporto di Busto Arsizio che grazie a una riuscitissima burla del senatore leghista Giovizzoni in Commissione Trasporti venne promosso nel 1995 “scalo internazionale”. Sempre in virtù di un emendamento leghista quasi tutti i voli Alitalia, compresi il Roma-Cairo e il Palermo-Tunisi, sono obbligati a fare scalo a Malpensa, convincendo i passeggeri a fare shopping a Busto Arsizio o nella vicina metropoli di Varese, detta anche “la Dubai delle Prealpi”. Air France ha posto come clausola che Malpensa sia rimpiazzato dall’aeroporto di Mentone, di analoghe dimensioni ma più facilmente raggiungibile anche da Milano.
Capitani Coraggiosi Bis La cordata di imprenditori italiani, guidati da Corrado Passera, che cinque anni fa rilevarono Alitalia facendosi imprestare i soldi dalle banche, che a loro volta chiesero in prestito i soldi allo Stato, che a sua volta chiese in prestito i soldi ai contribuenti, che a loro volta chiesero alla loro banca un mutuo per pagare le tasse, ora vorrebbe rilanciare: sono disposti a ricomperare Alitalia pagandola una seconda volta a se stessi, e utilizzando la stessa ingegnosa alchimia finanziaria che li potò ad assicurarsi il controllo della compagnia di bandiera.
Aldo Curtellari E’ un disoccupato di Rieti, nullatenente, che ha proposto di fare la stessa identica operazione degli attuali proprietari: comperare Alitalia senza metterci un soldo di tasca sua e a rischio zero. Gli esperti stanno valutando accuratamente il suo protocollo d’acquisto, ma essendo una fotocopia del contratto dei “capitani coraggiosi” con i nomi corretti a pennarello, il documento non sembra impugnabile.
Modello Fiat Su suggerimento di Marchionne, la governante di Alitalia starebbe valutando di trasferire la compagnia a Detroit. I voli per Milano e per Roma, partendo da Detroit, potrebbero essere venduti a costi tripli e anche quadrupli rispetto agli attuali, con grande incremento degli introiti. E senza dover temere la concorrenza dei treni ad alta velocità, non ancora in grado di coprire la tratta Detroit-Roma e Detroit-Milano. Come vantaggio supplementare, la Fiat, sfruttando la sua lunga esperienza in materia di veicoli molto economici, sarebbe interessata a produrre per Alitalia il nuovo aereo “Snoopy” un agile monomotore a carlinga aperta adatto per i voli a bassa e bassissima quota. Un paio di prototipi sono già stati avvistati al casello di Melegnano.
Fusione Con Trenitalia E’ la soluzione vista con maggior favore dal governo delle larghe intese. La concorrenza treno-aereo sulla tratta più frequentata, la Milano-Roma, non giova ad alcuno: perché non unire le forze? Dopo aver segato le ali, e con una bella verniciata di rosso sulle fiancate, gli aereomobili di Alitalia possono fare tranquillamente le veci di un Frecciarossa.

Michele Serra – L’Espresso – 24 Ottobre 2013

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