Datemi Un Consiglio Per
Il Bene Di Beatrice
La Lorenzin riassume al
meglio le contraddizioni nel Pdl. Berlusconi è nel suo cuore. E spera che entri
anche nel cuore di Letta (Enrico)…
Guardando , ascoltando e leggendo il “reality della crisi
politica che stiamo attraversando e che probabilmente durerà ancora per
parecchie settimane, ho fatto una scoperta. Mi sbaglierò, ma secondo me il
personaggio che più e meglio rappresenta e riassume in sé le contraddizioni
emerse di quanto sta accadendo non è né
Alfano né Quagliarello né Brunetta o Cicchitto o Bondi e neppure Letta (Enrico)
né Epifani né D’Alema né Renzi e via dicendo. Non vi stupite cari lettori, il
personaggio si chiama Beatrice Lorenzin.
Immagino Che Molti al di fori d’una stretta cerchia
politica non l’abbiano mai vista e neppure sentita nominare anche se nel
governo Letta titolare di un
ministero-chiave. Quello della Sanità. E’ il ministro che gestisce il maggior
numero di milioni stanziati nel pubblico bilancio; da essi dipendono quasi
tutti i medici, gli ospedali, quasi tutte le cliniche universitarie ed ha il
compito di occuparsi della salute degli italiani che è addirittura un diritto
sancito dalla Costituzione. Chi non lo ricordasse, il servizio pubblico
sanitario è al centro del nostro Welfare.
Francamente ignoro quale sia e se vi sia una preparazione
specifica della Lorenzin su questa materia. Forse ed anzi probabilmente non
c’è, ma non è questa la ragione per la quale mi permetto di indicarla come il
personaggio centrale della crisi in atto. La ragione è politica e insieme
psicologica ed è stata lei stessa a raccontarla a testimoniarla. Lo ha fatto in
varie occasioni ma soprattutto nella trasmissione di “Porta a Porta” di Bruno
Vespa la sera di quel giorno-culmine che avvenne il mercoledì della scorsa settimana, quando Silvio
Berlusconi andò al Senato dichiarando che il suo partito avrebbe votato la
fiducia pochi minuti dopo aver dichiarato il contrario ma ancora fuori
dall’aula.
Gli artefici di questo mutamento improvviso e radicale
furono, a quanto si sa, Alfano, Lupi, Gasparri e la Lorenzin. Ma lei, Beatrice,
ci stava già lavorando da parecchie settimane e combattendo contro quelli che
definisce i cattivi consiglieri del Principe. Il racconto che ne fa contiene,
oltre ad alcuni giudizi politici, elementi sentimentali che danno a quella
narrazione un colore tra il romantico e il patetico. C’è molta ingenuità, molto
candore e quindi una buona dose di innocenza che ricordano anche lo stato
d’animo di una parte ragguardevole del corpo elettorale, ancora sedotto da
Berlusconi. Insomma il berlusconismo, che corrisponde ad una predisposizione di
una parte degli italiani e spiega anche alcuni aspetti rilevanti della storia
d’Italia caratterizzata da una democrazia fragile e punteggiata da incantesimi
demagogici sboccati spesso in regimi e addirittura in dittature.
Ma Torniamo A Lorenzin e alla sua “testimonianza”. Si può
riassumere in alcuni punti, tratti da quanto ha dichiarato.
1.Berlusconi ha dato moltissimo al nostro Paese e quindi ad
ogni cittadino che lo abita.
2.Ha impedito nuove tasse (non metteremo le mani nelle tasche
degli italiani). Ha effettuato nuovi e molteplici investimenti pubblici e
incentivato quelli privati.
3. Sul piano politico ha riunito attorno al suo partito e
soprattutto intorno a sé tutti i moderati e liberali offrendo e realizzando il
principio del “meno Stato e più mercato”.
4. Ha realizzato il federalismo nel quadro di una unità
nazionale sempre difesa ed esaltata.
5. Con i governi della sinistra ha combattuto sempre
lealmente ma non è mai stato ripagato con analoga moneta.
6. E’ stato perseguitato da una parte delle Procure e dei
giudici politicizzati.
7. Ha fatto anche lui qualche errore, ma chi non ne fa?
8. Negli ultimi anni e soprattutto mesi è stato circondato da
cattivi consiglieri che hanno cercato di spingerlo verso una politica di
rottura con gli altri partiti e in particolare con il Pd. Io ho combattuto
contro questa linea ed è stata una battaglia molto dura fatta per Berlusconi
contro quelli che rischiavano di rovinarlo.
9. Sono del tutto leale con il governo Letta e in particolare
con le indicazioni politiche di Alfano, ma continuerò a difendere il nostro leader fin quando non
avremo ottenuto giustizia per lui. Ce l’ho nel cuore e la sua immagine mi
appare più volte ogni giorno come quella d’un padre. E’ da lui che ho imparato
tutto quello che so.
10. Sono assolutamente contraria alla formazione di gruppi
parlamentari diversi dal Pdl. Farò invece il possibile affinché i cattivi
consiglieri siano rimossi dagli incarichi di partito che tuttora ricoprono.
Ecco, Questa E’
Beatrice Lorenzin,
ministro della Sanità. Berlusconi è nel suo cuore. Lei spera e pensa che sia
anche nel cuore di Alfano e tutti gli altri suoi compagni di partito. Forse
spera che prima o poi possa entrare anche nel cuore di Letta (Enrico). Pensa
anche che Letta stia recuperando il ruolo europeo e internazionale che ha avuto
fino a poco tempo fa Berlusconi.
Che cosa si può fare per una così, che non ha capito niente
di quanto è accaduto e sta accadendo in Italia da vent’anni per responsabilità,
non esclusiva ma largamente prevalente, del suo padre spirituale che gli
compare due o tre volte ogni giorno? La si può accompagnare alle giostre e alla
Walt Disney City? Le si può dar da leggere qualche libro di storia patria e
d’Europa, magari di Omodeo o di
Salvatorelli o di Lucio Villari? Non parlano di Berlusconi ma del berlusconismo
che con altri nomi cominciò da Cola di Rienzo arrivando a Mussolini e poi,
saltando qualche pagina, trovò una nuova incarnazione nel Cavaliere? Forse sono
letture un po’ difficili ma speriamo che ce la faccia.
A me, Beatrice sta simpatica. Se avete qualche consiglio per
il suo bene datemelo. Grazie.
Eugenio Scalfari – L’Espresso – 17 Ottobre 2013
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