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lunedì 1 luglio 2013

Lo Sapevate Che: Glicemia...


Glicemia, Carboidrati, Dieta, Parametri
La Pasta Italiana E’ Promossa

Summit di esperti a Stresa su indice, carico e risposta glicemica. Come i diversi cibi condizionano i valori nel dopo pranzo. Invito a segnalare nelle confezioni dei prodotti anche questo aspetto. Nel documento maggior indulgenza nell’uso alimentare dello zucchero a piccole dosi.

Un elemento da cui non si può prescindere parlando di alimentazione e salute. E’ l’indice glicemico, il parametro che misura la qualità dei carboidrati. Per la prima volta è stato emesso un documento di consenso su questo fattore. E’ successo a Stresa, nel corso di un incontro internazionale organizzato da Nutrition Foundation of Italy e la statunitense Oldways. Gli studiosi hanno passato in rassegna le ricerche più recenti su indice glicemico, carico glicemico (parametro che combina la qualità dei carboidrati con la quantità presente in una porzione standard) e risposta glicemica (come alimentazione e stile di vita modificano nel tempo la capacità individuale di controllare il metabolismo glucidico).
Esperti di diverse nazioni sono stati concordi nel ribadire l’importanza della qualità dei carboidrati, misurata tramite l’indice glicemico. I carboidrati presenti nei diversi cibi condizionano in modo diverso la glicemia del dopo pranzo. Sottolineata anche la correlazione tra diete a basso indice glicemico e riduzione del rischio sia di diabete di tipo 2, che di malattia coronarica. Risulta migliore poi il controllo della glicemia nei soggetti già diabetici.
Il Comitato degli specialisti raccomanda l’inclusione dell’Indice Glicemico e del Carico Glicemico nelle linee guida dietetiche nazionali, così come nelle tabelle di composizione degli alimenti. Inoltre invita a considerare l’opportunità di segnalare l’indicazione di “basso indice glicemico” nelle confezioni degli alimenti. La valutazione dell’indice glicemico completa gli altri metodi di caratterizzazione degli alimenti contenenti carboidrati (come fibre e contenuto di cereali grezzi).
Dal summit si è avuto quindi un contributo per definire sempre meglio i criteri di una dieta sana. E ricordare che ci sono alimenti gustosi “amici” del metabolismo glucidico come la pastasciutta al dente, uno dei piatti italiani più noti. Afferma Andrea Poli, direttore scientifico di Nutrition Foundation of Italy: “Alimenti tipici del nostro Paese, a partire dalla pasta di semola di grano duro cotta al dente, escono da questo convegno con un’immagine salutistica rafforzata. Il documento permette anche di valutare con maggior indulgenza l’uso alimentare dello zucchero, a dosi non eccessive nel contesto di una dieta variata ed equilibrata. L’indice glicemico del saccarosio è infatti più favorevole di quello di alcuni amidi.” Sottolinea Walter Willet, responsabile del Department of Nutrition, Harvard School of Public Health di Boston: “ La riduzione di indice glicemico/carico glicemico dovrebbe diventare una priorità di sanità pubblica, dato le evidenze legate al rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari”.
Alessandra Margreth – La Repubblica – 11-6-13


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