La Strega
Danzavo nei boschi tra le
felci
e la luna mi gradiva e
sorrideva.
Cantavo nenie dinanzi ad un
caino
cuocendo nel coccio
lentamente
le erbe distensive della
sera,
mentre civette e gufi
intonavano
virtuosismi da voi mal compresi.
Non chiesi mai ad alcuno
d’imbandire del suo sangue la
mia mensa
ma voi delle mie carni
l’ignoranza saziaste.
Mai nessuno ebbi in mio
potere
ne circuii con fumi
incantatori,
ma voi mi legaste ad una
secca stanga
e m’ardeste di menzogne
fumanti.
Io che non rubai mai la vita
ad una cerbiatta o una
vitella
portai il fardello dei vostri
orrori
maledicendo di voi avi e stirpe,
poiché il mio nome cambiaste
in strega.
Rita Veloce – I Colori Del
Vento
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