Julia
Gillard, Allontanata Dal Governo Perché Donna
Un pensiero
a Julia Gillard, prima primo ministro donna dell’Australia
E, per il momento, anche ultima. Sconfitta in un’aspra
battaglia interna per la guida del Partito laburista, la Gillard ha annunciato
la scorsa settimana che alle prossime elezioni, previste per settembre, non si
ricandiderà. Quale che sarà il partito vincitore (molto probabilmente non il
suo), il nuovo primo ministro sarà un uomo.
Julia Gillard non ha bisogno di difensori d’ufficio.
E’ una politica consumata. Dopotutto è stata per tre anni in sella a un partito
che la compassata Bbc definisce “uno dei più brutali al mondo, e anche uno dei
più calcolatori e pragmatici”. Non un ambiente per signorine, insomma. Lei
stessa, nel 2010, fece fuori il capo del partito Kevin Rudd, che adesso si è
preso la sua vendetta battendola a sua volta.
C’è un punto, però: Julia Gillard, a noi sembra, è
stata eliminata non per particolari ragioni politiche, ma semplicemente perché
è una donna. Gli attacchi sistematici che ha subito da molti mesi in qua
suonano improntati al più becero maschilismo.
E’ stata derisa per il suo aspetto fisico, negli stessi termini in cui il
nostro ex presidente del Consiglio ha definito la cancelliera Angela Merkel. Un
intervistatore radiotelefonico si è permesso di chiederle se “è vero che suo
marito è gay” (provate a immaginare la domanda reciproca, rivolta a qualsiasi
capo di governo maschio d’occidente).
Annunciando il suo ritiro dalla politica, Julia
Gillard ha detto: “Sono sicura che sarà più facile per la prossima donna, e per
quella che seguirà, e per quella che ancora seguirà, e ne sono fiera”. E noi
con lei.
Pietro Veronese – Venerdì di Repubblica – 5-7-13
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