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martedì 23 luglio 2013

Lo Sapevate Che: La Lady dei Ferri....


Se La Lady Dei Ferri Viene Uncinata Dalle Femministe

La premier australiana lavora a maglia, ma non ricuce il rapporto col paese, anzi…seguono dimissioni

Sferruzzare le è stato fatale? Forse. Certo è che la ex premier australiana Julia Gillard è stata oggetto di una campagna di demolizione che la ha spinta a dimettersi, alla fine sel mese scorso. E galeotti furono i ferri. Dalle femministe ai repubblicani, tutti l’hanno attaccata, anche perché lavorava a maglia per il figlio di Kate e William, duchi di Cambridge. La Gillard aveva detto che si diverte mentre sferruzza: stava preparando un pupazzetto per il futuro pargolo reale, per la precisione un canguro di lana, e la si poteva vedere circondata da gomitoli nelle foto pubblicate dalla rivista Australian Women’s Weekly.
In Australia la vicenda aveva suscitato molte polemiche, visto che in passato la Gillard è stata spesso criticata per l’indole poco casalinga. Ora, invece, dice che le piace lavorare a maglia per i bambini, perché sono progetti che richiedono poco tempo. Siccome non ha molte ore libere, riesce a completare questi piccoli lavori con soddisfazione. Qualcuno ha pensato a una trovata pubblicitaria, per sfoggiare abilità domestiche. Insomma, una forzatura. Altri hanno sostenuto che la Gillard vuole incoraggiare le giovani che si occupano di politica a dedicarsi a un passatempo seguito, di solito, da vecchie zitelle. E qualcuno ha parlato di uno scarso collegamento tra le foto pubblicate e la sensibilità del popolo australiano. Alla fine l’ufficio stampa dell’allora primo ministro si era premurato di precisare che la mossa della Gillard faceva solo parte di un’attività di pubbliche relazioni.
Ma la premier ha ricevuto anche una serie di attacchi personali. E’ stata anche messa in discussione la sessualità del compagno, Tim Mathieson, e durante una trasmissione radiofonica è stata fatta oggetto di commenti pungenti. Gli amici soffrono, dicono che è stata vittima del famigerato maschilismo australiano, ma la Gillard è stata anche accusata di incoerenza sulla questione repubblicana. In passato aveva sostenuto infatti la necessità di tagliare il cordone ombelicale che lega l’Australia al regno di Elisabetta d’Inghilterra. Dopo la morte della regina, lAustralia dovrebbe diventare una repubblica. Ci si è così domandati che senso avesse preparare un regalo per l’erede al trono di una monarchia della quale ci si vuole sbarazzare.
Per Jiulia, però, non esiste alcuna contraddizione. Il rispetto per la regina è profondo. Anche quando il regno di Elisabetta si concluderà, Kate, William e il loro figlioletto saranno persone che il popolo australiano seguirà sempre con interesse. Chissà se un piccolo canguro di lana riuscirà a consolare gli eredi di Elisabetta per la perdita del territorio australiano.

Paola Benvenuto – Venerdì di Repubblica 19-7-13

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