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lunedì 15 luglio 2013

Lo Sapevate Che: La Cigale Et La Fourmì...


La cigale , ayant chanté
Tout l'été, 
Se trouva fort dépourvue
Quand la bise fut venue. 
Pas un seul petit morceau 
De mouche ou de vermisseau 
Elle alla crier famine
Chez la fourmi sa voisine, 
La priant de lui prêter 
Quelque grain pour subsister 
Jusqu'à la saison nouvelle 
«Je vous paierai, lui dit-elle, 
Avant l'oût , foi d'animal,
Intérêt et principal  
La fourmi n'est pas prêteuse ; 
C'est là son moindre défaut. 
«Que faisiez-vous au temps chaud ? 
Dit-elle à cette emprunteuse. 
Nuit et jour à tout venant 
Je chantais, ne vous déplaise. 
- Vous chantiez ? j'en suis fort aise. 
Eh bien : dansez maintenant.»

Traduzione
La Cicala che imprudente 
tutto estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell'inverno si trovò,
senza più un granello
e senza una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia,
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l'agosto,
in coscienza d'animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le dimanda chiaro e netto:
- Che hai tu fatto fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. - Brava ho gusto;
balla adesso, se ti pare.

Commento

La famosissima favola, vale per i singoli individui, per le famiglie, per la altre comunità.

Quando, qualche decennio fa ,si cantava spensieratamente la canzone allora  di moda  .” finche la barca va  lasciala  andare...”si stavano creando  i presupposti per la crisi economica mondiale che sta diventando sempre più tragica per milioni di persone.
Per tanti allora era importante : arricchirsi comunque, non pagare le tasse, avere tutto e subito.  Importantissimo che la squadra di calcio vincesse il campionato. Non era il caso di badare ai costi.
E neppure di preoccuparsi delle generazioni future.

Per arricchirsi si produceva di tutto. Il PIL doveva crescere all’infinito diversamente non si avrebbe mai raggiunto l’obiettivo della felicità universale.  Con enorme spreco di risorse  e inquinamento  grave di tutto il pianeta.

Come si viveva bene al tempo delle cicale!

Poi purtroppo arriva anche, sempre puntualmente quello delle formiche.

Ora, alcuni stati  che negli anni della spensieratezza hanno  pensato al futuro hanno minori preoccupazioni per superare  l’inverno economico. Ai paesi cicala, apertamente non lo dicono ma cercano di far loro capire  che .” avete cantato adesso potete ballare.
Carla Cassinelli Bianco


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