(…)
Le “cose come stanno” convengono sempre a qualcuno. C’e sempre qualcuno che ci guadagna, mantenendo lo status quo, e quel qualcuno in genere si trova in una posizione di potere e ha la possibilità di evitare il cambiamento. Se parliamo di mercato per chi opera in posizione dominante è possibile esercitare il proprio potere per impedire ai concorrenti di entrare su quello stesso mercato o almeno di svilupparsi. Gli economisti parlano di comportamenti ispirati alle tre D: delay, deny, delail. “Ritarda, rifiuta, spacca il capello in quattro”: appellati a tutto ciò che può creare problemi, ostacola i tuoi avversari. Cerca di fare in modo che sia l’altro, esasperato, a gettare la spugna. Combatti tutto ciò che può ritardare il ridimensionamento di un profitto, o, per meglio dire, di una rendita di posizione.
Se parliamo di politica, chi ha il potere ha facilità a farsi rieleggere perché può manovrare leve che ad altri sono precluse.
L’ultima legislatura è stata piuttosto atipica. Non si è fatto nulla per quattro anni, e poi in pochi mesi si sono messe le mani (bene o male, si può discutere) sui problemi strutturali del nostro Paese. Le legislature produttive sono il contrario: una maggioranza che voglia intervenire sulla realtà strutturale del Paese mette in campo subito (nei primi tre , quattro mesi) le riforme più importanti. Innanzitutto perché ci vorrà molto tempo per condurle in porto, in secondo luogo perché in principio sarà difficile, per le forze che la compongono, opporsi al volere del leader.
Sono convinto quindi che si capisca da subito che fine farà un governo.
(…)
Giovanni Floris – Oggi E’ Un Altro Giorno -
Nessun commento:
Posta un commento