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sabato 18 maggio 2013

Lo Sapevate Che:Lui E' Piu' Giovane...



Lui E’ Più Giovane Ma Fidanzarsi Sul Web E Essere Felici Si Può

 Il nocciolo della questione è che non si può vivere una relazione appagante e senza paura, e al tempo stesso cercare costantemente l’approvazione dell’altro.
Bisogna scegliere. Se per noi la cosa più importante è ricevere una pacca sulla spalla perché ci siamo comportate bene, o evitare una punizione perché ci siamo comportate male (per esempio mostrandoci troppo indipendenti), non riusciremo mai a tirare fuori la nostra vera personalità in quello che è il rapporto più intimo di tutti. Anzi, non sapremo neppure quale sia, la vera personalità da tirar fuori.
Per amare davvero un’altra persona, e per superare davvero le nostre paure, l’unica alternativa che abbiamo è imparare ad accettarci con tutti i nostri difetti. Per vivere le relazioni in modo impavido, dobbiamo spegnere sia le voci critiche che abbiamo dentro, sia quelle della società.
“Dopo la fine del mio primo matrimonio, oltre a sentirmi grassa e vecchia, avevo paura di non trovare mai più qualcuno che mi amasse, mi ha raccontato Liz Perle, scrittrice e giornalista. “Il mio ex marito si era innamorato di una donna più giovane e magra, che a differenza della sottoscritta non voleva figli, e che si dedicava esclusivamente a lui. Io, a quel punto, ero una madre di mezza età che non desiderava altro che una famiglia. Ero stata rifiutata in tutti gli aspetti che mi definivano come persona: il mio corpo, la mia indipendenza, i miei sogni. E ovviamente ero un po’ terrorizzata dalla prospettiva di rimanere sola per il resto dei miei giorni. Poi però un’amica ha insistito perché provassi il daiting online. Dopo aver spietatamente riso all’idea, ho deciso comunque di farlo. L’anonimato del questionario mi ha permesso di descrivermi esattamente com’ero, limitando giusto qualche chilo di troppo: se qualcuno mi avesse rifiutato, perlomeno l’avrebbe fatto senza sapere come mi chiamavo.
Ho scritto tutto quanto, le mie opinioni, le cose che apprezzo, quelle che non mi piacciono e quelle sulle quali non transigo. Grazie a questo esercizio mi sono resa conto che in realtà mi piaccio molto, pur con tutti i miei limiti. Come ho poi detto a una persona cara: “Beh, io con me stessa ci uscirei!”. Se davvero dovevo riprendere a frequentare qualcuno, ho pensato, era meglio che quella persona sapesse esattamente a cosa andava incontro. Per farla breve, ho poi conosciuto un uomo che di me apprezzava esattamente ciò che apprezzavo io, e al quale tutto il resto risultava tenero, quantomeno tollerabile. Ma se io per prima non avessi accettato la persona che sono, non sarei mai più riuscita a trovare l’amore. Avrei continuato a tentare di plasmarmi per raggiungere una forma che secondo me potesse essere appezzata dagli altri. Questo amore, invece, è molto più semplice, e al tempo stesso molto, molto più forte, di qualsiasi altro amore che io abbia mai vissuto. E ormai siamo sposati da cinque anni”.
Nessuno batte ciglio davanti a un uomo che sta con una donna di venti o trent’anni più giovane (e chi commenta, lo fa di solito per congratularsi con lui). Se invece è una donna a stare con un uomo più giovane, si tende a credere, strizzando l’occhio e dandosi di gomito, che: a) sia solo una questione di sesso, b) sia una cosa temporanea, c) che lui abbia qualche problema, o che ce l’abbia lei, o ce l’abbiano entrambi.
Per le donne d’oggi, questo tabù innesca la paura primordiale di essere ripudiate dal branco. E per ogni donna che non si fa problemi a frequentare un uomo più giovane, ma anche di un’altra razza, o di una diversa classe sociale, oppure un’altra donna, insomma qualcuno che agli occhi del mondo non sia un partner ideale, ne esiste probabilmente un’altra che per paura della disapprovazione si nega la possibilità stessa dell’amore.
E quando impariamo ad accettare noi stesse – non soltanto i nostri successi, pubblici e privati, ma anche i nostri fallimenti, le nostre inadeguatezze, le nostre vigliaccherie e i nostri desideri – che riusciamo a trascendere le paure. Perché le paure si dominano abbracciandole, e non permettendo loro di sottometterci.
(Traduzione di Matteo Colombo)
www.huffingtonpost.it  - Donna di Repubblica – 11-05-13

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