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martedì 9 maggio 2017

Lo Sapevate Che: Sette errori che hanno peggiorato il mondo...



Fu la curiosità a spingere Pandora ad aprire il vaso che le aveva dato Zeus, liberando così i mali del mondo. E in alcuni casi è stata proprio la curiosità, ma quella scientifica, a trovare soluzioni in apparenza così miracolose da rendere gli scienziati miopi a incongruenze e segnali d’allarme, fino al disastro. Lo racconta in Pandora’s lab (ovvero “Il laboratorio di Pandora”, National Geographic, (..) ) Paul Offit, direttore del dipartimento Malattie infettive al Children’s Hosital di Philadelphia.Offit si sofferma su  sette vicende in cui una maggiore attenzione iniziale da parte degli uomini di scienza avrebbe evitato grossi guai al mondo. Dalla “rivoluzione verde” dei fertilizzanti chimici – “L’azoto sottratto all’aria e finito, attraverso i campi, nelle acque potrebbe essere la causa della fine della vita sulla Terra” – all’invenzione sciagurata della lobotomia, alla teoria dell’eugenetica. Nata, quest’ultima, non in qualche birreria di Monaco di Baviera, ma nell’ufficio newyorchese di Madison Grant, avvocato con il pallino della scienza, a cui Hitler nel ’25 inviò una lettera di ammirazione. Ma non sono solo gli scienziati della domenica a fare gravi errori, come mostra il caso dei due Nobel Linus Pauling (nel ’54 e nel ’62) così convinto dell’utilità delle vitamine da aver incoraggiato un abuso che produce gravi rischi. E, ancora a proposito di usi incontrollati, il più attuale secondo Offit è quello degli antidolorifici, che ha portato il governo americano a stanziare, il 19 aprile, 500 milioni di dollari per combattere quella che i giornali definiscono l’epidemia dell’abuso di oppioidi. “Nel 1986 il medico Russel Portenoy decise di sfidare la diffidenza che i suoi colleghi avevano verso gli antidolorifici – da lui definita “oppiofobia” – pubblicata sulla rivista Pain uno studio con 38 pazienti sotto oppioidi come l’ossicodone” spiega Offit. “Portenoy riportava che tra tutti, soltanto due avevano sviluppato dipendenza, e che quei due erano già stati tossicodipendenti in passato. Passò così il concetto che l’ossicodone è “sicuro”. Ma è falso”. L’errore principale è stato pensare che ciò che è ottimo per alleviare le sofferenze dei malati terminali potesse servire a combattere qualsiasi forma di dolore. “Una prospettiva così invitante che spense ogni spirito critico nel mondo scientifico, favorendo la liberalizzazione di questi farmaci” osserva Offit. “Oggi tra i non malati di cancro che usano oppioidi contro il dolore cronico, il 26 per cento sviluppa dipendenza”. Buone intenzioni e esiti nefasti: un binomio ricorrente. “Basandoci su dati insufficienti, negli anni Settanta abbiamo deciso che i grassi saturi erano “cattivi” perché aumentavano il rischio cardiovascolare e pensato che i grassi insaturi – ma idrogenati – della margarina fossero un’alternativa sana” spiega Offit. “Uno dei peggiori errori della medicina: ciò ha causato 250 mila morti per problemi cardiaci in più all’anno”. Ci sono poi i danni dovuti all’allarmismo, come nel caso del Ddt dell’Italia negli anni Quaranta, che lo usò per combattere la malaria e il tifo” spiega Offit. “Del resto il suo inventore, Paul Hermann Muller, vinse il Nobel. Ma la prima grande ambientalista mondiale, Rachel Carson – che resta comunque un’eroina per l’allarme che lanciò negli anni Sessanta sui danni dell’uomo all’ambiente – esagerò nello stigmatizzare il Ddt: non causa cancro all’utero e leucemia, come sosteneva. Ma lei spaventò l’opinione pubblica e il Ddt fu bandito dall’Oms. Risultato? La malaria ha continuato a uccidere. E solo nel 2006 l’Oms ha cambiato idea, raccomandando l’uso del Ddt nelle regioni più infestate.
Giuliano Aluffi – Scienze – Il Venerdì di La Repubblica – 5 Maggio 2017-

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