Barbie, storia e biografia
La prima Barbie, la
prima bambola con le curve di una giovane donna, il cui nome per esteso
è Barbara Stefania Roberts,
viene presentata ufficialmente alla fiera American Toy Fair di
New York nel 1959. La bambola nasce dall’estro della coppia fondatrice della
Mattel, gli americani Ruth e Elliot Handler.
Approfondimento
- L’antenata di Barbie e la versione
con la coda di cavallo
- La
biografia di Barbie
- Critiche sul ruolo della Barbie nel
mondo dei giochi per bambini
L’antenata di Barbie e la
versione con la coda di cavallo
Tutto ha inizio quando
Ruth decide di lanciare sul mercato un giocattolo che apra ai bambini le porte
della vita adulta. La vulcanica creatrice di giochi si mette così alla ricerca
di un’idea per una nuova bambola che non abbia i tratti infantili, ma sia
caratterizzata dalle forme di una giovane donna con lunghe gambe e seno
formoso.
Durante un viaggio in
Svizzera, Ruth si imbatte in Lilli, l’antenata ufficiale della Barbie. Si
tratta di una bambola in plastica che riprende le fattezze di un’eroina dei
fumetti piuttosto allegra e birichina. La prima Barbie si ispira proprio alla
gemella tedesca ed ha la vita stretta e le gambe sottili. La Mattel decide di
produrla in vinile con i capelli sia biondi che bruni raccolti nella classica
pettinatura raccolta detta Ponytail,
coda di cavallo, da cui deriverà il nome della prima serie.
La bambola indossa un
semplice body zebrato e i piedini hanno al centro un piccolo buco che permette
di innalzarla sul piedistallo con cui viene venduta. Il successo è immediato.
Solo nel 1959 (il lancio risale al 13
febbraio mentre il primo esemplare in
commercio risale al 9 marzo) se
ne vendono ben 350 mila esemplari al prezzo di 3 dollari ciascuno.
La biografia di Barbie
Per colpire ancora di
più l’immaginario degli acquirenti, la Mattel decide di fornire alla Barbie una
biografia ricca e articolata. Nasce così il fidanzato Ken, battezzato con il
nome, Kenneth, del figlio maschio della famiglia Handler, così come Barbie
deriva da Barbara, il nome della figlia femmina della coppia.
La lunghissima storia
d’amore tra Barbie e Ken,
ben 43 anni di appassionato fidanzamento, non sfocia però in un romantico
matrimonio. La coppia si divide nel 2004. I biografi della Mattel
provvedono ad attribuire immediatamente alla bambola un’avventura con il
surfista Blaine.
Nel corso degli anni,
la famiglia di Barbie si accresce di nuovi personaggi. Dalla sorella Skipper,
in vendita nel 1964, ai gemelli Tutti e Todd, lanciati sul mercato nel 1966,
fino alla piccola Krissy, comparsa nel 1999. La migliore amica della bambola è
Midge, un personaggio che, scomparso per anni, e stato poi recuperato dalla
Mattel. Midge stessa ha la sua personalissima biografia: è, infatti, sposata
con Alan ed ha due figli.
Nel 2004, Barbie
lancia addirittura la sua prima campagna elettorale per le presidenziali
americane con un programma politico in piena regola stilato dalla Mattel.
Al
1963 risale l’introduzione sul mercato dei primi accessori, tra cui
scarpe, abiti, magliette. Poi è la volta di case, macchine, cavalli, camper e
mobili. Barbie ha anche diviso la propria vita di bambola con diversi animali.
Si contano ben quattordici cani, sette cavalli, due gatti, un pappagallo, un
panda e un delfino.
Il numero di accessori realizzati è vastissimo e comprende ben
4800 diversi esemplari. Il successo di vendite è tale che la produzione
comincia a differenziarsi in base alla tipologia di acquirenti. Nascono cioè le
bambole destinate al gioco e contenute nella famosa Pin Box, e quelle
rivolte unicamente ai collezionisti.
Molti stilisti di fama internazionale hanno messo a disposizione
la propria abilità sartoriale per dar vita ai più begli abiti di Barbie,
da Dior a Moschino, da Yves Saint Laurent all’italiano Versace.
Critiche sul ruolo della
Barbie nel mondo dei giochi per bambini
Nel corso degli anni,
la bambola si è attirata molte critiche. La causa è la rivoluzione che ha
imposto nel mondo dei giochi per l’infanzia. Le bambole tradizionali
rappresentano per le bambine una sorta di figlie con cui sperimentare il
proprio futuro ruolo materno. E la
Barbie diventa un mezzo per scimmiottare la vita
adulta, eliminando la fase filiale e genitoriale.
Tra i tanti personaggi
che ne compongono il mondo, non c’è spazio, infatti, per i genitori. A
tutt’oggi, Barbie non ha né padre né madre. In realtà, l’idea stessa della
bambola viene suggerita a Ruth dai giochi di sua figlia. Era
solita tentare continuamente di imitare gli adulti. Ed è proprio con
questo intento che nasce la Barbie. Assecondare il desiderio dei bambini di
comportarsi come i grandi che li circondano.
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