Satira surreale
Eugenio Ghiozzi, conosciuto come Gene Gnocchi, nasce a
Fidenza (Parma) il giorno 1 marzo del 1955.
Consegue una laurea in Giurisprudenza poi inizia la
sua carriera di attore e comico debuttando allo Zelig di Milano il giorno del
suo nel 1989, nel giorno del suo 34° compleanno.
Le prime esibizioni comiche di Gene risalgono proprio
al periodo precedente in cui - affiancata all'attività sportiva di calciatore
(serie C) - assieme al gruppo rock "I Desmodromici" si esibisce in
cover di canzoni inglesi e americane. Prima di cantare Gene è solito fornire al
pubblico lunghe e surreali introduzioni che sono traduzioni del testo che verrà
stato ascoltato di lì a poco, provocando fragorose risate.
Il primo lavoro che rivela il talento comico di Gene Gnocchi come monologhista
è "Diventare Torero", presentato con grande successo allo Zelig di
Milano nel 1989.
Sempre nello stesso anno debutta in tv. Dopo alcune
apparizioni come comico emergente al Maurizio Costanzo Show,
Gene Gnocchi appare accanto a Zuzzurro e Gaspare (Andrea
Brambilla e Nino Fornicola), Teo Teocoli, Silvio Orlando,
Athina Cenci, Giorgio Faletti e
Carlo Pistarino nella trasmissione "Emilio". Il successo è tale che
nel 1990 riparte un'edizione speciale del programma.
Ancora nel 1990 è ospite fisso nella trasmissione tv
"Il gioco dei nove" condotta su Canale 5 da Raimondo Vianello.
Poi arriva l'esperienza editoriale: si cimenta nella scrittura e pubblica il
suo primo libro che si intitola "Una lieve imprecisione"; il libro
raccoglie vari racconti e non mancano positivi apprezzamenti da parte di
pubblico e critica.
Con la sua comicità un po' surreale arriva poi a
recitare ne "I vicini di casa", una sit-com ambientata in un
condominio, nella quale Gene Gnocchi interpreta Eugenio Tortelli, genialoide
inventore di giochi per bambini.
Nel 1992 presenta "Scherzi a parte"
con Teo Teocoli,
debuttando di fatto come conduttore televisivo. L'anno seguente partecipa alla
prima edizione di "Mai dire gol", creando nuovi e divertenti
personaggi - come il bergamasco Ermes Rubagotti - oppure cimentandosi nella
divertente parodia della giornalista sportiva Donatella Scarnati.
Esce quindi il secondo libro "Stati di
famiglia", una buffa e malinconica cronaca di personaggi alle prese con il
nonsenso della vita di ogni giorno.
Marino Bartoletti, direttore della Testata
giornalistica sportiva, nel 1995 invita Gene come ospite fisso al
"Processo del lunedì": la famosa trasmissione viene così condita
dalla satira dissacrante di Gnocchi sempre pronto a tirar fuori battute
esilaranti. Nello stesso anno porta in tournée lo spettacolo "Tutta questa
struttura è suscettibile di modifica", per la regia di Antonio Syxty. Si
tratta di un nuovo tipo di sperimentazione teatrale che prende spunto da un
originale tentativo di interazione con il pubblico in sala.
Arriva nelle librerie il suo terzo lavoro "Il
signor Leprotti", che racconta la storia di un triste clown della
metropoli tra avventure mancate e assassini falliti. Sempre nel 1995 è il
protagonista del film per la tv "Occhio di falco". Per il grande
schermo, invece, partecipa insieme a Margherita Buy,
alla commedia agrodolce di Giuseppe Piccini, "Cuori al verde". La
carriera di attore continua con il film "Metalmeccanico e
parrucchiera..." per la regia di Lina Wertmuller.
Nel 1997 e per due anni, in coppia con Tullio Solenghi,
conduce il popolare tg satirico "Striscia la notizia". Scrive (con
Francesco Freyrie) e interpreta "Dillo a Wally", un talk show di casi
umani e disumani, feroce e intelligente satira della tv. Più tardi realizza un
dizionario ironico "Il mondo senza un filo di Grasso", che riscuote
un discreto successo.
Nel 1998 conduce "Meteore", programma alla
ricerca di personaggi un tempo famosi e oggi dimenticati. Nello stesso anno
comincia la sua avventura nella trasmissione sportiva "Guida al
campionato". Lavora poi in teatro con lo spettacolo "Santo Sannazzaro
fa una roba sua" (scritto da lui assieme a Freyre), per la regia di
Daniele Sala. Lo spettacolo narra delle tragiche e grottesche avventure di un
capocomico.
Nell'autunno dell'anno 2000 torna a lavorare in
televisione su RaiDue con la trasmissione "Perepepè", programma che
porta la comicità nel mondo della musica. Dal 2000 è tra i protagonisti di
"Quelli che il calcio...", condotto da Simona
Ventura.
Nel 2001 è testimonial per il diritto allo studio in
una campagna di comunicazione rivolta a famiglie e studenti
dell'Emilia-Romagna, per far conoscere le opportunità offerte dalla Regione
attraverso assegni e borse di studio.
Collabora con brevi interventi satirici scrivendo
su La
Gazzetta dello Sport, poi dopo aver condotto "La Grande
Notte" e "Artù" (in seconda serata su Rai Due), da settembre
2008 passa all'emittente televisiva Sky per condurre "Gnok calcio
Show", la domenica pomeriggio. Da gennaio 2010 partecipa come comico
monologhista al programma televisivo Zelig su Canale 5, apparendo nelle prime
tre puntate.
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