La storia di come in Italia la mimosa è diventata il fiore simbolo della
Giornata internazionale dei diritti della donna
L’8 marzo, Giornata
internazionale dei diritti della donna, è tradizione regalare una
mimosa, pianta dai fiori gialli e profumati, il cui nome scientifico
è Acacia dealbata. L'usanza è tipicamente italiana, in quanto in
altri Paesi l' omaggio floreale per la festa della donna non è
legato alle mimose, come accade appunto da noi. Ma perché in Italia si è scelto
di celebrare l'8 marzo proprio con questo tipo di fiore?
Per rispondere alla
domanda occorre ripartire dal fatto che l'ONU ha istituzionalizzato la
festa della donna solo nel 1977, rendendolo un appuntamento
riconosciuto in tutto il mondo. In precedenza, in Italia la ricorrenza dell'8
marzo era ritenuta da alcuni una cosa "di sinistra", per via delle
sue origini storiche: nel 1921, a Mosca, la Seconda
conferenza internazionale delle donne comuniste aveva infatti
proclamato l'8 marzo "Giornata internazionale dell'operaia".
L'introduzione nello
Stivale è invece opera dell' Unione donne italiane (Udi),
associazione di donne provenienti dal PCI, PSI e Partito d'Azione, che l' 8
marzo 1945 decise di celebrare nelle zone dell'Italia libera la prima
giornata dedicata alla donna. Terminata la guerra, nel 1946 la festa fu estesa
in modo 'ufficioso' nel resto del Paese, accompagnata per la prima
volta dalla mimosa. A proporre questo fiore furono tre esponenti
dell'Udi, Teresa Noce, Teresa Mattei e Rita
Montagnana, che vedevano nella mimosa una soluzione pratica (fiorisce
a marzo) ed economica, poiché facilmente reperibile nei campi.
Secondo i resoconti dell'epoca, alcuni politici, tra
cui il vice segretario del PCI Luigi Longo, avrebbero preferito
la violetta, che era un simbolo della sinistra europea. Tuttavia le
donne dell'Udi misero il loro veto, perché si trattava di un fiore
costoso e difficile da trovare. Tornando sull'argomento anni dopo,
l'ex partigiana Teresa Mattei ricordò in un'intervista che la
mimosa era "il fiore che i partigiani erano soliti regalare alle staffette:
poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente".
https://www.quotidiano.net/magazine/festa-delle-donne-mimosa-1.5048882
Nessun commento:
Posta un commento