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sabato 8 marzo 2014

Lo Sapevate Che: Satira Preventiva....


Treni Vintage
Modello Far West

Varata la nuova linea strategica delle Ferrovie per i pendolari. Viaggi come nell’Ottocento con assalto dei predoni compreso.
In vendita nelle stazioni stelle da sceriffo e pistole giocattolo. A fronte del raddoppio del prezzo del biglietto

Euforia dopo la rimozione del locomotore inclinato sulla Genova-Ventimiglia. L’operazione è perfettamente riuscita, e sarà seguita da una sfida tecnologica ancora più esaltante: rimuovere la chiatta usata per la rimozione. Nel frattempo i treni possono ricominciare a sfrecciare lungo la tratta, inaugurata da Francesco Crispi e percorsa per la prima volta, tra due ali di folla plaudenti, da Giuseppe Garibaldi a cavallo.
Gemellaggio La ferrovia ligure, in occasione della riapertura, sarà gemellata con il Trentino dei Pirati di Disneyland. Si tratta delle due strade ferrate che garantiscono il maggior numero di attrazioni al mondo: terrazze sporgenti con vecchie che si affacciano all’improvviso, ruderi che franano, cactus e palmizi pencolanti, materassi e televisori a valvole abbandonati sui binari.
Trenta All’Ora E’ il limite di velocità imposto dalla Sovraintendenza ai beni archeologici lungo la maggior parte dei binari nazionali, per tutelare l’integrità di un reperto industriale che il mondo intero ci invidia: dalle traversine d’epoca, corrose dalle intemperie e impreziosite dal ricamo dei tarli, alle massicciate rese suggestive dalla lussureggiante vegetazione di piante spontanee. L’Ad di Trenitalia, Mauro Moretti, ammette però che i convogli sono inadeguati: “Motrici e vagoni degli anni Sessanta e Settanta mal si conciliano con binari obsoleti, di concezione ottocentesca. Per questo intendiamo armonizzare materiale rotante e binari, ripristinando le vecchie locomotive a carbone, i carri bestiame di legno modello “Hobo” sui quali sembra ancora di sentir muggire le mucche e Woody Guthrie suonare la chitarra, le carrozze letto con i pitali che si rovesciano ad ogni frenata. Un’operazione nostalgia che trasformerà in breve tempo la nostra rete ferroviaria in un gioiello vintage. Partiamo avvantaggiati da un livello di decrepitezza già alto”.
I Costi Viaggiare come nell’Ottocento, con un continuo, raffinato richiamo all’epopea delle prime strade ferrate, ovviamente comporta costi più alti, e richiede un adeguamento del prezzo del biglietto. “ A fronte del raddoppio del biglietto”, spiega Moretti, “i nostri pendolari riceveranno in partenza un simpatico gadget, il kit del migrante: una valigia di cartone riciclato e una canottiera già sporca di fuliggine. Più un sms gratuito con il quale avvertire a casa che non si sa a quale ora, e in quale giorno, si potrà fare rientro”. Grazie alla crisi economica nei prossimi anni i treni dei pendolari, grazie anche alla bassissima velocità con cui transitano, potranno contare sull’emozione aggiuntiva di un assalto dei predoni. Stelle da sceriffo e pistole giocattolo sono già in vendita nelle principali stazioni italiane, dove le biglietterie sono state smantellate per fare posto a centri commerciali forniti di tutto, dal megafono per invocare aiuto agli psicofarmaci.
Il Personale Sui nuovi treni a vapore un solo addetto è più che sufficiente a trasportare i sacchi di carbone attraverso il convoglio, caricare la caldaia del locomotore, passare con il carrello del caffè, controllare i biglietti, guidare il treno e infine prestare i primi soccorsi dopo il deragliamento. “Ma alcune mansioni”, spiega Moretti, “saranno computerizzate, per esempio la chiusura stagna delle porte dei cessi subito dopo la partenza per impedire la diffusione di epidemie tra i passeggeri”.
Riassumendo Trenitalia avrà dunque due tipologie di viaggio: “Alta Velocità” (TAV) alla media di trecento all’ora, in perfetto orario e in totale comodità; e “Tutto il Resto” (TIR) che arranca alla media di trenta all’ora in una asfissiante nube di nerofumo, parte e arriva quando può. Per evitare la facile accusa di una disparità di trattamento tra clientela di lusso e pendolari, Trenitalia ha garantito che il prezzo, per due servizi pur così differenti, sarà identico.

Michele Serra – L’Espresso – 6 marzo 2014 -

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