La Legge elettorale, un
gioco dei pacchi
L’accordo sulla modifica della legge elettorale è ormai
diventato d’importanza vitale. Si potrebbe dire: “O si fa l’Italicum o si
muore”. Eppure, sono ancora molti i nodi da sciogliere, nonché i disaccordi
all’interno dello stesso Pd. Pippo Civati,
ad esempio, ha definito la riforma proposta da Renzi “un pasticcio”. Che detta
così suona quasi come un dessert, servito dopo anni in cui ci hanno costretto a
indigestioni di Porcellum, il tutto prima di farci arrivare definitivamente
alla frutta… Sull’argomento, Napolitano ha chiosato: “Lasciamo lavorare la
Camera”. In effetti, capita così di rado, che pare brutto interromperli proprio adesso. Anche
Grillo attacca l’Italicum: “E’ peggio del Porcellum, perché il cittadino non sa
se elegge il candidato scelto o uno che neanche conosce dislocato in un altro
territorio del Paese. Ma se le cose stanno davvero così, allora è molto meglio
il regolamento di Affari tuoi. Almeno
lì, se ti mollano un pacco di un’altra Regione, puoi sempre cambiarlo.
Dario Vergassola – Venerdì di Repubblica – 14 marzo 2014 -
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