Il papà di Madre Teresa
di Calcutta
“Mio padre si chiamava Kole Bojaxhiu.
Dato che faceva il commerciante, era sempre in giro per
l’Europa. Quando tornava a casa radunava tutti i figli attorno a sé e
raccontava quello che aveva visto e fatto.
Era un uomo severo e da noi pretendeva molto. Ma era anche
molto generoso. Donava a tutti cibo e denaro senza farsi notare, né vantarsi.
Diceva sempre: “Dovete
essere generosi con tutti come Dio è stato generoso con noi: ci ha dato tanto,
tanto, per cui fate del bene a tutti!
Una volta mi ha detto: “Figlia
mia, non prendere né accettare mai un boccone di pane, se non è diviso con gli
altri”.
Un’altra volta mi disse: “L’egoismo
è una malattia spirituale”.
Il papà di Enzo Biagi,
scrittore
“Di mio padre ricordo di grandissima generosità, l’apertura e
la disponibilità verso tutti.
Non è mai passato un Natale – ed il nostro era un Natale
modesto – senza che alla nostra tavola non sedesse qualcuno che se la passava
peggio di noi.
Non è mai arrivato in ritardo allo stabilimento.
E io ho imparato che bisogna fare ogni giorno la propria
parte”.
Il papà di Giovanni
Paolo II, papa beato
“Mio padre è stato meraviglioso e quasi tutti i miei ricordi
di infanzia e di adolescenza si riferiscono a lui. Era così esigente con se
stesso da non aver bisogno di mostrarsi esigente con suo figlio.
Il suo esempio era sufficiente per insegnare la disciplina e
il senso del dovere. Era un uomo eccezionale!”.
Il papà di Claudio, 19
anni
“Mio padre è stato bocciato un anno alle Medie e a scuola non era dei migliori. Ora, con tutto
quello che ha dovuto affrontare nel lavoro, si è come illuminato. Lui è sempre
lì pronto a correggerti, ad aiutarti. Quando stai facendo un lavoro, ti mostra
un’altra possibilità di fare quella cosa. In famiglia è come una fonte di
salvezza”
Pino Pellegrino – Bollettino Salesiano – Marzo 2014
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