Le Ferrovie Private E I WC “Indaffarati”
Che Ci Ridicolizzano
Le Ferrovie dello Stato un’azienda importante. Hanno un grande bilancio, maneggiano molto denaro, in entrata
e in uscita. E fanno quel che possono per maneggiarlo al meglio. Nei giornali segnaliamo le disfunzioni, fa parte del nostro mestiere, ma dobbiamo anche riconoscere che molte manchevolezze, di cui ci lagniamo ogni giorno, non sono imputabili a cattiva volontà: numerose sono le difficoltà obiettive, che vanno dalla forma della penisola, montuosa e impervia, alla povertà della popolazione. I biglietti, mediamente, sono i meno costosi in Europa: si vede che non possiamo permetterci tariffe più alte.
Vi sono però anche manchevolezze, dobbiamo pur dirlo, dovute a disordine, negligenza, faciloneria. Un esempio fra tanti? Gli errori delle scritte in lingue straniere, quelle che sconsigliano di affacciarsi al finestrino o di fumare: una sciocchezza, direte voi, ma sarebbe troppo costoso, per un’azienda così grande, chiedere una consulenza a una qualsiasi agenzia di traduzioni?
Adesso entrano in funzione, anche da noi le ferrovie private: Incipit vita nova? Sì, ci siamo detti: comincerà certamente una nuova vita. Anche per le scritte in lingua straniera, ovviamente: gli azionisti della nuova azienda sono persone di mondo, sanno l’inglese…
Ed ecco un lettore attento, che in una lettera a Repubblica fa una segnalazione stupefacente. Sulla porta del gabinetto delle nuove vetture, nei treni privati, figura una scritta in inglese per informare che il gabinetto è occupato. Eccola: Toilet busy. Ma sapete che cosa significa? In inglese, busy significa occupato, d’accordo:riferito però a persone, nel senso di indaffarato. Gabinetto indaffarato? Trattenete le risa.
Conclusione, in francese se consentite: plus ça change plus c’est la méme chose.
Vedete? Non è questione di privato o di pubblico. Il difetto è nel manico: siamo sempre uguali, in tutte le salse. Imprecisi e faciloni.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica 25-05-12
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