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martedì 19 giugno 2012

Lo Sapevate Che: Quando Il Salutismo Diventa Una Malattia


Quando Il Salutismo Diventa Una Malattia

Mangiar sano è cosa buona e giusta. Ma guai a farne una malattia. Si rischia L’ortoressia. Dal greco orthos che vuol dire corretto e ressia, ovvero appetito.
E’ la più recente tra le patologie alimentari di un Occidente che non teme la fame.
E al cibo non chiede più sazietà ma salvezza.
Gli ortoressici sono ossessionati dalla nocività di ciò che si mangia. Si comincia con il no ai pesticidi, e fin qui niente da dire. Segue a ruota la criminalizzazione del burro, poi arriva la demonizzazione dello zucchero. Dopo di che i tabù si moltiplicano in maniera direttamente proporzionale alle nostre paure. Di cui i cibi diventano simbolo, catalizzatore, capro espiatorio. Così la tavola diventa il luogo di una battaglia tra bene e male, mascherati da salute e malattia. Un conflitto in cui l’etica si traveste da dietetica per controllare la nostra anima insieme al nostro corpo.
Esasperando il culto salutistico del benessere fino a farne una forma di penitenza laica, di riforismo ascetico. Un po’ come le antiche sette ereticali, dagli Gnostici ai Catari, che professavano insieme temperanza rigorosa e castità assoluta. Per sentirsi puri, eletti, esenti dal peccato. E’ quel che facciamo nel nostro piccolo anche noi ricorrendo al tofu come esorcismo e al riso lesso come mantra. Per sentirci giusti, incontaminati, immuni. A posto con la bilancia e con la coscienza. Col risultato di vivere da malati per morire sani.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica 25-5-12

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