Etichette

venerdì 22 giugno 2012

Lo Sapevate Che: Quegli Spot in Tv Che Disturbano Le Notizie Serie




Le reti televisive divorano, lo sappiamo, una montagna
Di pubblicità: uomo della carta stampata per tutta la vita,
usque ad mortem, assisto al fenomeno con equanimità, anche se con invidia, perché la pubblicità piace anche a noi. Si potrebbe discutere sulla suddivisione fra loro e noi: in altri Paesi la spartizione è decisa con altri criteri, ma non è questa la sede adatta per affrontare l’argomento. Vorrei esporre qualche riflessione, invece, sul modo in cui i cugini elettronici amministrano il bottino. Capisco che se lo tengano da conto, con avidità: è linfa vitale. Ma qualche volta mi sembra che esagerino. C’è il problema della contiguità fra notiziario e pubblicità: più aggressiva nel loro campo che nei giornali. Da noi, le notizie e gli annunci pubblicitari convivono a fianco a fianco. Da loro,  si elidono a vicenda. I conflitti, le incompatibilità esistono dunque anche da noi, ma sono meno offensive: un lettore continua a leggere tranquillamente il testo, anche se accanto al testo c’è una ragazza in sottoveste. Nel mondo televisivo, la ragazza in sottoveste (o il rotolo di carta igienica, insomma tutto quel che capita) non si affianca alla erogazione di notizie, la sostituisce. Il salto, qualche volta, disturba.
Succede che un austero personaggio, un cardinale o un Primo Ministro, stia dissertando sulle sorti dell’umanità, e improvvisamente ceda il campo a una ragazzotta che dice di essere disperata perché ha la pancia gonfia. Orbene, non si può pretendere che i programmi di vario genere, le notizie e le interviste, siano sempre sintonizzati con gli annunci pubblicitari, mediante una accorta regia. Ma gli amici televisivi dovrebbero essere un po’ meno ingordi. Già vivono nell’abbondanza, loro: la pubblicità televisiva trabocca da tutte le parti. Non potrebbero rimandare gli annunci ad altra occasione, per esempio, quando ospitano un uomo di governo, o quando mostrano i disastri prodotti dal terremoto? Un po’ di discrezione non sarebbe fuori luogo.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica 15-6-12




Nessun commento:

Posta un commento