Il pensiero televisivo
Avete presente i cani da pastore?
Appena viene dato il largo alle pecore, i cani si mettono a rincorrere una pecora, poi l’altra, poi una terza… senza concludere nulla.
Così certe trasmissioni televisive, passano da un pensiero all’altro, senza approfondire nulla, senza chiarire nulla.
Guai se ci si attarda in un ragionamento serio: il conduttore ti toglie subito la parola per timore che il pubblico si annoi o sia incapace di andare oltre la battuta incisiva, vigorosa, emotiva.
Ecco: prima ancora d’essere un insulto alla morale, molte trasmissioni sono un insulto alla logica, al cervello. Per fortuna non tutti gli spettatori sono come i cani da pastore!
Ad un certo punto vi sono spettatori che fanno fare uno scatto intelligente al telecomando: chiudono audio e video e si mettono a leggere!
E’ vero vanno più adagio, però vedono più a fondo, vedono ‘dentro’: sono ‘intelligenti’ (da ‘intus-legere’).
Saggi gli spettatori che tagliano le unghie alla televisione!
Saggi e preziosi: ricordano che una testa ben fatta vale più di cento teste ben piene!
La pubblicità
Oggi è facile vivere!
Basta lasciarsi guidare da quello che ti dicono gli altri!
Meglio: da quello che ti dice un’altra: la pubblicità:
La pubblicità ti prende in braccio dal mattino alla sera: ti programma la giornata offrendoti i biscotti giusti con il caffelatte giusto quando ancora sei a letto, fino alla sera quando ritorni a letto, con la sua camomilla della dolce notte.
Ti prende per mano, la pubblicità, e non ti lascia più andare.
E attento a non seguirla! Non sei aggiornato, non sei importante, odori di alito cattivo, ti vengono i brufoli, soffri di adiposi…
Solo con lei puoi vincere la forfora sui capelli, solo con lei puoi far brillare la biancheria grigia, solo con lei puoi sconfiggere la cellulite!
Evidentemente il buon Dio mi ha congegnato male!
Per fortuna c’è lei, la pubblicità, ad aggiustarmi dai capelli alle scarpe….
Perché guai a piacere a me stesso, guai a complimentarmi con il mio naso, con le mie labbra!
Tutto è da rifare!
Oh, terribile, subdola, violenta pubblicità!
Disubbidirti è la mia serenità!
Pino Pellegrino – Bollettino Salesiano-Giugno
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