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martedì 12 giugno 2012

Lo Sapevate Che: Grillo E La Stampa


Il Giochetto Di Grillo
Insultare La Stampa
E usarla Alla Grande

“C’è un provocatore della stampa!”:
l’attivista a 5 stelle indica il nemico
individuandolo in un cameraman,
il quale gravato dal peso
di una telecamera più grande di lui, tenta di filmare il taxi che sta portando via Beppe Grillo. Cameraman e attivista litigano, l’attivista gli incita contro la folla, il cameraman lo manda dove grillinamente previsto, la folla, per fortuna, ignora tutto.
A Parma, nel venerdì che chiude la campagna elettore, il leader del M5S ha appena finito il suo comizio e la percezione che Pizzarotti vincerà le elezioni in quei momenti si fa certezza. Perché la gente è tantissima e contenta di applaudire Grillo, Pizzarotti e i consiglieri in fieri. E perché i media ci sono tutti. Seguire Grillo e le storie di chi con lui si butta in politica è tanto interessante professionalmente quanto spesso umiliante per l’orgogliosa mancanza di rispetto che il leader rovescia su tutta la categoria mediatica, schiene dritte e storte, servizio pubblico e Porta a Porta.
Frequentare i suoi comizi è scelta equiparabile ad andare a mangiare in quel ristorante romano dove il contorno principale delle portate è il “vaffa” al cliente. Se nel caso del ristorante la scelta è dettata da curiosità folcloristica e/o perversione personale, i media seguono Grillo perché a loro conviene.
Un altro cameraman mi dice: “Speriamo vinca il grillino”. “Sei del M5S?” gli chiedo. “No, ma se vince l’altro, poi de che parlamo?” mi risponde. Il cameraman ha ragione. In caso di vittoria di Bertanassoli, di Parma non fregherebbe più nulla a nessuno. Se Pizzarotti non fosse andato al ballottaggio, in piazza Garibaldi, lunedì, non ci sarebbe stato nessun camion regia. Se invece che a Parma il ballottaggio con grillino fosse stato ad Alessandria, per dire, lunedì saremmo stati tutti ad Alessandria, dove al gremitissimo comizio di chiusura della campagna elettorale del primo turno, a filmare Grillo c’era la troupe di La7. “ riprendete tutto, tanto lo sappiamo che non manderete in onda niente” gli diceva il leader dal palco tra le risa del pubblico. Vessato, il cameraman riprende, e quel che riprende – ad Alessandria come a Parma come ovunque – andrà sempre in onda. Perché fa share, audience, picco. Perché Grillo rianima quel che la momentanea eclissi di Berlusconi stava spegnendo. Grillo insulta tv e giornali, che hanno bisogno di Grillo per riprendere ossigeno dandone a Grillo, che ha bisogno di loro (più che del web).
Ci si autoalimenta a vicenda, e funziona per tutti. Anche quest’articolo, parlando di Grillo, sarà più letto di altri.
Diego Bianchi – Venerdì di Repubblica 01-06-12

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