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martedì 6 marzo 2012

Lo Sapevate Che: Virtù&Virtù Di Piero Oddone

Beata Vecchiaia Ci Lascia Il Piacere Dei Tanti Ricordi


Mi Càpita di tanto in tanto di essere coinvolto in dibattiti sul tema dell’età avanzata, insomma della vecchiaia:
niente di strano, considerando la mia data di nascita. Ho anche scritto, nel passato, un libretto per fare, tutto sommato, l’elogio della vecchiaia. Non so se la sua lettura abbia dato a qualcuno un po’ di conforto: so che molti, vecchi e scontenti, si sono arrabbiati perché l’ho scritto. Intanto gli anni passano, e qualcuno mi chiede, vedendomi sempre più decrepito, se ho cambiato parere. Mi sia consentito di tornare sul tema.
Da giovani si spera, da vecchi si ricorda. Che cosa è meglio? Sperare è bello: Si spera di diventare ricchi, se piacciono i soldi; di diventare famosi, se si è ambiziosi. Cavour sognava di diventare primo ministro (poi c’è riuscito). Napoleone sognava di assoggettare l’Europa (pareva che ci riuscisse anche lui). Ma quante ambasce, quando si è giovani; quanti timori: si teme di fallire. Dipende dal temperamento se prevalgono, nel giovane, i momenti di euforia o di angoscia, ma alle angosce nessuno sfugge. E’ poi vero che col passare del tempo la pena che le angosce provocano si dimentica: retrospettivamente, la gioventù sembra
un paradiso.
Ma questa, per l’appunto, è la ragione per cui, tutto sommato, la vecchiaia merita un elogio. Nella memoria del vecchio i vari periodi della propria esistenza si trasfigurano, perché diventano spettacolo. Come andare a teatro. Per lo più i personaggi ne combinano, sul palcoscenico, di tutti i colori: si aggrediscono, si ammazzano. Assistiamo alle loro tragedie con trasporto, magari versiamo una lacrima. Però proviamo piacere estetico: il piacere estetico. Bene: il vecchio, è paragonabile allo spettatore: nel ricordo prova piacere anche lui.
Anche al vecchio, lo so, possono capitare dolori, contrattempi, sciagure: la vita continua, anche per lui. Ma c’è pur sempre un pensiero consolatorio: le situazioni penose, se ci colpiscono in tarda età, avranno breve durata.
Venerdì di Repubblica 02-03-12






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