Qui Gotta Ci Cova
Altro che malattia dimenticata! Sempre più donne, anche giovani, si ritrovano con il piede gonfio e infiammato. E spesso la colpa è delle diete. O dei diuretici.
C’erano una volta i nobili che vivevano di selvaggina, dieta che poi “pagavano” a caro prezzo della dolorosissima gotta, con il piede gonfio e dolente, al punto da renderli infermi. Ma la malattia provocata dall’aumento dei livellli di acido urico nel sangue, e dal loro deposito, sotto forma di cristalli, nelle articolazioni, oggi è tornata a far parlare di sé, colpendo persino le giovani donne. Soprattutto le fanatiche delle diete iperproteiche o quelle che abusano di prodotti diuretici per dimagrire. “Oggi soffre di gotta una donna ogni quattro uomini, mentre solo pochi anni fa il rapporto era di uno a sette” sottolinea il professor Leonardo Punzi, direttore dell’Unità operativa dell’Azienda Ospedaliera dell’Università di Padova: “ Per fortuna, se scoperta in tempo, si può curare bene”.
Uno Strano Dolore
Tutto inizia con l’alluce che fa male e si infiamma, in genere alla fine della giornata, tanto che molte donne pensano sia colpa delle scarpe. Con il riposo, invece, il disturbo non passa. Anzi, aumenta al punto che persino sfiorare la parte fa malissimo. Quando la malattia arriva dopo la menopausa il dolore può essere meno intenso, e colpire mani, polsi e ginocchia, anche contemporaneamente. Se ci sono sintomi bisogna fare un’analisi del sangue per misurare il livello di acido urico.
“Dovrebbero sottoporsi al test anche tutti gli over 50, chi prende diuretici o farmaci a base di acido acetilsalicilico a basso dosaggio, chi ha la pressione alta o è in sovrappeso” dice Punzi.
Il Menù Amico
In tutti i casi in cui c’è una diagnosi di gotta oppure se si è a rischio la prima cura è la dieta, che può ridurre i livelli di acido urico del 20 per cento. Sì a formaggi magri e a due bicchieri di latte parzialmente scremato a colazione. Non mangiare la carne rossa più di due volte alla settimana, alternandola gli altri giorni con quella bianca e il pesce. Non superare i due bicchieri di vino al giorno e una lattina di birra (ostacolano lo smaltimento di acidi urici). Attenzione al consumo eccessivo di fruttosio, per esempio con le bibite: aumenta i livelli di acido urico. “Per curare la gotta si parte con un antinfiammatorio, la colchicina. Se la malattia ritorna, con attacchi più intensi e ravvicinati, si passa ai farmaci ipouricemizzanti come l’allupurinolo. E, se questo non funziona o dà disturbi cutanei, si usa un nuovo medicinale, il febuxostat”.
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