Quei bambini in Vacanza che lasciano a casa la Mamma e il papà.
Secondo una ricerca che sarà presentata a Children’s Tour di Modena
Sono stati quasi 800 mila i ragazzi che hanno viaggiato da soli nel 2011.
Per studio, ma anche per sport.
Scoprire antichi reperti archeologici, seguire le orme degli animali oppure percorrere sentieri di campagna. Non si tratta delle attività dei novelli indiana jones, ma di alcune delle attività estive (e non solo) dedicate ai bambini presentate dagli oltre duecento espositori che, da oggi fino al 18 marzo, animeranno Children’s Tour, l’appuntamento alla fiera di Modena dedicato ai turisti al di sotto dei 14 anni.
Giunto alla nona edizione, il salone presenta villaggi, parchi, campi sportivi, fattorie didattiche e percorsi naturalistici. Per i più energici c’è la scuola di danza sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro, dove i più piccoli possono imparare la breakdance e a muoversi al ritmo dell’hip hop. Se invece i bambini sono più attratti dal mondo magico, c’è la Scuola estiva di stregoneria in Valle Maira, località alpina in provincia di Cuneo. Qui, nell’Oasi Lipu di Crava Morozzo, il vero incantesimo è però quello della natura ai bambini si insegna infatti a riconoscere gli animali e ad accudirli.
La scelta dei corsi per l’infanzia è ampia, e permette di scegliere badando sia alla qualità dell’offerta sia al portafoglio. “Quando si tratta dei propri figli è bene conoscere cosa si sceglie e che garanzie vengono date”dice Luigi Belluzzi, organizzatore dell’evento modenese. “Tra le altre proposte di vacanza, presentiamo campi archeologici e per avvistamento di crostacei. Inoltre c’è un intero padiglione dedicato al turismo verde. Alcune di queste attività sono gratuite: basta saperle scoprire”.
Le vacanze senza mamma e papà sono un fenomeno in crescita che, secondo i dadi dell?Osservatorio nazionale sul turismo di Children’s tour, ha visto nel 2011 ben 792.800 ragazzi partire da soli. “I bambini iniziano a viaggiare senza genitori dai tre anni con i nonni o un parente” spiega Paola Ragazzini curatrice dello studio. “Poi, tra gli 8 e i 15 anni, si aprono le porte ai viaggi organizzati, sportivi o di studio, non solo all’estero ma anche in Italia”.
Secondo l’Osservatorio il 76,4 per cento dei nuclei familiari (due milioni 300 mila famiglie), nel corso del 2011, ha compiuto almeno un viaggio, un dato stabile rispetto al 2010, nonostante la crisi. “ Portare in vacanza i bambini” dice la ricercatrice “ è ormai una necessità, uno stile di vite adottato dalle famiglie cercando di limitare le spese accessorie”. E riducendo i giorni di permanenza.
Il 79 per cento del campione dello studio ha dichiarato inoltre di trascorrere le vacanze in Italia, anche se negli ultimi anni stanno aumentando gli spostamenti verso mete straniere grazie ai voli low cost. Nella Penisola, ma anche fuori dai confini nazionali, le mete estive sono quasi sempre le spiagge. Il 73,3 per cento ha infatti scelto una località di mare, il 12,1 per cento ha preferito passeggiare tra i boschi di montagna mentre il 5 per cento ha visitato le città d’arte. Laghi e colline? Lì è andato solo il 2,4 per cento.
Pierpaolo De Lauro – Venerdì di Repubblica del 16-03-12
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