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giovedì 2 luglio 2015

Lo Sapevate Che: Ti lascio i miei dati....



I documenti bancari, le informazioni personali, le cifre delle campagne di crowdfunding. I film scaricati con cura, le app, le playlist selezionate, gli ebook, le foto. A chi andrà la nostra eredità digitale conservata in vita su social network e nei servizi cloud? Al Wired Next Fest 2015 di Milano, davanti a un pubblico transgenerazionale, ne BBIAMO SAPUTO DI Più DAL NOTAIO Ugo Bechini, studio a Genova, al tavolo con Goole e Facebook per dirimere faccende come questa. Con tono lieve e puntuale, Bechini spiega: “Lasciare in eredità il nostro archivio online è una cosa che si può già fare”. Il notaio parte dalle ricerche della giovane collega Danah Boyd, una mente di Microsoft Research. Dal febbraio di quest’anno, per esempio, Facebook consente – ora negli Usa e presto ovunque, con la funzione Legacy Contact – di capire che fare dei propri account in caso di decesso.”Quando si parla di diritti sul web bisogna considerare che ci sono sempre di più contenuti con un valore economico. Per non parlare di quelle professioni (medico, reporter, fotografo, avvocato) che memorizzano online materiali importanti, spesso unici, che rischiano di perdersi se gli account diventano inaccessibili. E se per l’internet banking esistono regole precise, con tanto di contratto firmato in banca, su altri aspetti non escluderei che i nostri beni digitali passino ai proprietari delle piattaforme web”. Allora cosa fare?”La cosa migliore è un mandato post mortem: si scrivono su un foglio tutti i dati, dagli username alle password, con le istruzioni precise di ciò che è contenuto; si mette in busta chiusa e si consegna a una persona di fiducia”. Utili, infine, l’aggiornamento periodico dei dati nel mandato, così come il backup del proprio computer.
Giuliana Zoppis – News – Donna di Repubblica – 20 giugno 2015 -

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