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lunedì 20 luglio 2015

Lo Sapevate Che: Cosa c'è di meglio del sesso nei film? Il sesso sul set



Inevitabili come le tasse, o l’ingorgo stradale quando si è in ritardo, le sene di sesso sono parte obbligatoria di ogni film o serie televisiva americana che voglia compiacere i finanziatori e strappare qualche spettatore o inserzionista pubblicitario in più. “ Sex sells”, dicono i signori del marketing: il sesso vende e fa vendere. E dunque sceneggiatori, registi e attori sanno che, immancabilmente, dovranno assoggettarsi alla sequenza del mugolio, del contorsionismo e dell’estasi finta. Finto? Finto, tutto finto, ripetono diligentemente nelle interviste i protagonisti delle scene bollenti, spiegando che anche il sesso è solo recitazione: come le sparatorie, le botte, i voli, il sangue, gli effetti speciali costruiti al computer. Ma oggi si alza una vocina di donna,sottile e ironica, che rompe il mito dell’”è soltanto lavoro” e del “guarda che ci tocca fare per campare”. E’ la voce di un’attrice, sceneggiatrice, regista e comica americana di origine indiana- nel senso che viene proprio dall’India (..). Conosciuta come Mindy Kaling. Il segreto è che simulare sesso sul set può essere, se non proprio squassante come vuole il copione, gradevolissimo. “E’ esattamente come nella vita reale. Abbracciarsi, baciarsi, rotolarsi nel letto o sul divano, accarezzarsi eccetera può essere molto piacevole o al contrario, molto noioso. (..). Neppure la presenza di un omone che imbraccia una cinepresa e incombe sul letto a pochi centimetri dal proprio sedere,e di una schiera di fonici, registi, assistenti, segretari di produzione in penombra sul fondo del set la disturba: “Se noi attori abbiamo qualche difetto fisico, se la pelle non è perfetta, con il miracolo del montaggio, del trucco o della controfigura tutto verrà corretto, ogni muscolo scolpito, ogni curva levigata. E fingere di fare l’amore con qualcuno che ti riprende non è poi tanto diverso dal fingere strazianti dolori, risate, duelli, pianti sotto l’occhio che non sbatte mai le palpebre: quello della camera”. Soltanto tornando a casa dal proprio amore ufficiale, e nelle interviste in scatola confezionate dagli addetti stampa per le tv, gli attori ripeteranno in coro che “è soltanto lavoro”, ma mentono. Quelli bravi s’impegnano e cercano davvero di trovare qualche soddisfazione personale nella scena, perché mostrare di fare soltanto finta e di essere in quel letto controvoglia, abbarbicati l’uno all’altra giusto perché si è pagati e non si vede l’ora che le riprese siano finite, irrita il pubblico. Se proprio sei costretta dal copione ad andare a letto con Matt Damon, con George Clooney, con Ben Afflek, con Seth Rogen, scatta un pizzico di orgoglio femminile, di puntiglio nello sforzo di sollecitare qualche reazione positiva nel partner. “Non pensi a tutti quelli che ti stanno attorno sul set, ma pensi seti capiterà mai più di stare nello stesso letto, nudi tra le lenzuola, con queste star. Perché la scena sarà anche finta, ragazze mie, ma Clooney è proprio vero”.
Vittorio Zucconi – Donna di Repubblica – 11 luglio 2015 -

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