Roma. La coda in libreria è uno degli
incubi dei genitori all’inizio della scuola. Inevitabile che questo rito
venisse travolto dalla tecnologia, che risolve tutto con un clic e consegna il pacco
a casa. Senza contare che la spesa per i primi anni di scuole medie e superiori
rimane alta: secondo Federconsumatori, in media 5oo euro. Così molto si gioca
sugli sconti. I primi a buttarsi? Quelli di Amazon, leader del mercato online
dei libri. Sul sito è possibile usare la lista della adozioni dell’Associazione
italiana editori ha realizzato con Miur: basta indicare il nome della propria
scuola per sapere quali libri acquistare e con pochi passaggi riceverli a casa,
oltretutto con il 15 per cento di sconto. “In questi tre anni” dice Giacomo
Trovato, responsabile libri e media Amazon Italy, “abbiamo assistito a un
aumento progressivo delle vendite e speriamo che continui”. Che la cosa
funzioni è dimostrato dalla nascita di competitor, tra cui la storica casa
editrice De Agostini che con Repubblica.it
da quest’anno permette di ordinare i libri su www.scuola.com/repubblica.Lo
sconto è sempre del 15 per cento, ma per chi spende 99 euro in regalo ci sono
la app del dizionario Garzanti e tre mesi di abbonamento a Repubblica+. C’è poi
Libraccio.it, dove oltre ai libri usati è possibile acquistare quelli nuovi. In
questo caso bisogna cercare il volume uno per volta, inserendo il codice, ma la
libreria online ha inventato una “carta dei servizi” che garantisce – in senso
di errori, di prof che cambiano idea e anche di cambi di scuola – il rimborso
con buoni. Acquistare online è comodo, ma bisogna fare attenzione: può capitare
che i codici forniti dalle scuole non
siano corretti e in quel caso non c’è la garanzia di ottenere il libro giusto.
Tra l’altro nei siti che utilizzano la lista dell’Aie compaiono i testi delle
primarie, che invece sono gratuiti. Amazon specifica che non si tratta di una
falla del sistema, ma di un servizio offerto – per esempio – alle cartolibrerie
che a volte ordinano sui siti per assicurarsi una consegna celere, oppure a chi
ha smarrito i volumi. E le librerie
tradizionali? Paolo Ambrosini, presidente vicario dall’Associazione librai
italiani, dice: “Da noi si fa la fila, ma c’è la professionalità del libraio”.
E la concorrenza di Internet? “Il
problema non è l’online, che applica lo sconto massimo consentito, il famoso 15
per cento, bensì il supermercato, che abbina l’acquisto dei testi scolastici a
sconti sulla spesa anche del 20 per cento”.
Cinzia Gubbini – Il Venerdì di Repubblica – 4 settembre 2015
-
Nessun commento:
Posta un commento