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sabato 12 settembre 2015

Lo Sapevate Che: La parabola dei traditori traditi dalla rete...



Non è detto che sia vero, le notizie scioccanti non lo sono quasi mai. Quei tre dicono si siano suicidati, due in Canada uno in Texas, per la vergogna di essere stati scoperti come clienti di un sito di incontri sessuali, probabilmente avevano ragioni più serie per scegliere la morte. Perché alla fine, se a un solo sito come quello attaccato dagli hacker sono collegati 39 milioni di persone, più gli altri milioni che cercano compagnia su altri siti, vuole dire che i cacciatori d’amore (ambosessi) sono un esercito incalcolabile, un mondo immenso, il che dovrebbe rendere questi svaghi del tutto comuni, di cui non vergognarsi, da non tenere segreti come un peccato imperdonabile: il che non è, semmai può essere giudicato come un bisogno, una speranza, una sciocchezza, un gioco, un segno di malessere, una sfida all’infelicità. Un gesto qualsiasi nelle nostre vite incomplete e inquiete. Anche le lettere che ricevo si riferiscono spesso agli incontri Internet, da parte di persone mature, che mi raccontano con ironia e intelligenza le loro esperienze, piacevoli o più spesso deludenti. Così mi chiedo: è possibile che tra i miei amici, o comunque tra le tante persone che conosco, nessuna sia iscritta a qualche sito di amicizia, sesso, avventura, addirittura eventuale convivenza? (..). Una mappa su Repubblica giorni fa mostrava che al sito attaccato dagli hacker aderisce una marea di italiani. E va bene, buon divertimento, ma se gli utenti anche italiani hanno perso la testa, sono disperati per la resa pubblica di dati fondamentali come le preferenze sessuali e soprattutto, credo, i riferimenti delle carte di credito, di una ragazza col dito indice sulla bocca a promettere, ma non mantenere, segretezza, è un sito dedicato all’adulterio, motto “La vita è breve, concediti una scappatella”. Quindi la maggior parte di quei milioni di persone, soprattutto maschi, in cerca di avventure su quel sito, sono sposati, hanno famiglia. Il che conferma una situazione che già avevo capito attraverso “Questioni di cuore”. 1) La fedeltà coniugale sta rivelandosi un mito: per quanto milioni di mariti e di mogli non si concedano avventure, altri milioni sono decisi a tradire. 2) Tradire per innamoramento è pericoloso e può sconvolgere la vita, tradire con incontri casuali ma programmati con carta di credito, può essere solo un diversivo, però necessario all’esistenza della famiglia. 3) L’incontro dovrebbe assicurare gli aspiranti fedifraghi che il partner in offerta sul sito non è un professionista mercenario, non un gigolò e neppure una escort, ma un gentiluomo o una gentildonna stanchi della noia del letto coniugale; quindi perbenissimo. 4) Questo tipo di incontri che necessitano solo di un clic e di qualche (forse) rimorso, conferma anche che l’innamoramento extra matrimonio, come colpo di fulmine inaspettato, attesa, conquista, dubbio, sogno, sofferenza, clandestinità, senso di colpa, sfascio e anche rottura di scatole, avrà sempre meno eroi ed eroine. (..). Cioè è probabile non che le mogli tradiscano e tradiranno meno, ma che al clic spensierato preferiranno un innamoramento casuale vero, clandestino e non bisognoso di carta di credito: che poi, dell’affare hacker, è proprio quello che più distruggerà i matrimoni esposti: più del tradimento, massimo peccato, sottrae soldi alla famiglia.
Natalia Aspesi – Donna di Repubblica – 5 settembre 2015

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