Un Paradiso Abitato da diavoli questo Mezzogiorno
renziano. Delizia e dannazione. Serbatoio di voti preziosi e fucina di
emergenze perenni. Terra incognita, dove si amplificano tutti i mali di una
nazione. Persino Roma si è risvegliata all’improvviso meridionalizzata. Sotto
gli sguardi distratti delle sue classi dirigenti, lontana dalla passione civile
che anima la sua intellettualità. Mafia Capitale ed è stato uno choc, tra chi
ha provato a negare la natura mafiosa del malaffare e chi si è ostinato a non
capire, primo tra questi, l’evanescente Marino. Il Sud Dunque come dimensione dell’immobilismo
tumultuoso. Distillato di problemi da aggredire senza che ciò accada. E’ stato
così negli ultimi trent’anni. Un destino da ribaltare nella stagione del
premier-segretario con timidi segnali di calo della disoccupazione e il Pil in ripresa di uno zero qualcosa.
“Dobbiamo uscire dalla cultura della rassegnazione”, disse Renzi un anno fa,
vigilia di Ferragosto, nella sua prima visita da capo del governo nelle grandi
città meridionali. “Il vero problema del Mezzogiorno è la mancanza di politica,
non dei soldi”, ha sottolineato un mese fa davanti alla direzione del Pd
convocata d’urgenza.(..). Dal 2000 al 2013 le sette regioni dell’antico regno
borbonico con l’aggiunta della Sardegna hanno segnato un incremento della
ricchezza di un misero 13 per cento del Pil contro il 24 della semifallita
Atene. Peggio, molto peggio della grande ammalata d’Europa. Strano Destino
per questo nostro pezzo d’Italia: per mesi l’attenzione dell’opinione pubblica
nazionale è stata giustamente concentrata sulle sorti della vicina Grecia e
dunque sulla capacità di resistenza dell’euro. (..) Da “l’Espresso” un
contributo di informazioni al dibattito nazionale che Renzi aveva auspicato in
quella riunione di inizio agosto. Alla quale sarebbe dovuto seguire
un’assemblea degli “stati generali” del Sud di cui nel frattempo si è persa
traccia. Il presidente del Consiglio invece parlerà a Bari all’annuale fiera del
Levante sabato 12 settembre. Come prima di lui hanno fatti tutti i capi del
governo della prima e della seconda Repubblica. E’ atteso un masterplan con, si
spera interventi a tempi definiti. Benvenuto al Sud. Colpisce, Nella Retorica
del Partito democratico, un dato di fatto: il meridione è assente dal programma
ufficiale della Festa nazionale dell’Unità. A Milano nei 13 giorni di incontri
e dibattiti governatori e sindaci del Sud sono stati tenuti alla larga. Solo
sabato 5 settembre, informa “il Mattino”
di Napoli, è stato ricavato un buco: in un orario non proprio di punta, le 10
del mattino, ci sarà un seminario coordinata da Debora Serracchiani,
vicesegretario del partito ma innanzitutto presidente del Friuli Venezia
Giulia. E gli ingombranti Emiliano e De
Luca? “Un paradiso abitato da diavoli” è il titolo di un celebre discorso
pronunciato dal filosofo Benedetto Croce. Era il 1923, quasi cent’anni fa…
Luigi Vicinanza – Editoriale www.lespresso.it
@vicinanzal – L’Espresso – 10 settembre 2015
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