Facciamo Senatore La
Cetriolina
La protagonista del
programma di Rete 4 “La giardiniera” voleva essere a 23 anni la più giovane
senatrice a vita di tutti i tempi.
Candidata del Pdl.
Come il giornalista
Liborio, noto per la sua disciplina: metteva un punto ogni tre parole.
Delusione nel Pdl dopo la nomina dei senatori a vita. Eppure
anche a destra non mancano personalità influenti e vite esemplari: vediamo in
quale rosa avrebbe potuto pescare – se solo lo avesse voluto – il capo dello
Stato.
Liborio Grislenghi Lombardo tutto d’un pezzo, tra i
fondatori del “Giornale” e di “Libero”, è adorato dai lettori di destra per la
sua schiettezza. Per evitare inutili giri di parole, fin da ragazzo si è
costretto a una severa disciplina: o metteva un punto ogni tre parole, o la sua
Olivetti gli dava una forte scossa elettrica. Tra i suoi libri di maggior
successo, “Pane al pane”, “Pane al pane volume II”, “Pane al pane volume III”,
e le raccolte di articoli “Ecco qui” e “Ma va”, per finire con il recentissimo
a il Si, dove racconta il suo rapporto con Berlusconi. Avvezzo alla polemica,
non ha mai querelato chi gli dava dello stronzo, ma ha trascinato in tribunale
l’autore di un’inchiesta nella quale lo si accusava di essere laureato.
Calunnie, sostiene lui, “che non mi impediranno di continuare a scrivere, come
ho sempre fatto, pane al pane e vino al vino”. Ha vinto quasi tutte le edizioni
del Premio “Amico del pane”, consegnato ogni anno a Sorrento dai panificatori
artigiani.
Marisella Bianchi Rossi
Una scienziata che tutto il mondo ci invidia: trent’anni chiusa in un
laboratorio per cercare di isolare il virus dell’impotenza. Ricerca resa ancora
più caparbia e coraggiosa dal fatto che
l’impotenza non è provocata da un virus. Ma lei non ha voluto lasciare niente
di intentato, e grazie a fondi privati (Mediaset, Mediolanum, Medusa,
Mondadori, Edilnord, Publitalia, Milan Calcio, più un contributo personale di
Berlusconi) ha dedicato una intera vita a questa battaglia. In parallelo, ha
anche realizzato con il suo staff diverse protesi, anche a motore. “Ho avuto
enormi soddisfazioni”, racconta, “con la sperimentazione sugli animali, specie
le grosse scimmie antropomorfe, che per me sono diventate molto di più di
semplici cavie”. Ho avuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra i
quali il Premio Berlusconi.
Pepito Folgorante Ultimo reduce della guerra civile
spagnola, si mormora che sia stato lui personalmente a fucilare Garcia Lorca,
ma Pepito è un uomo modesto e si schermisce. E’ stato deputato del Msi in tutte
le legislature, e per convincerlo a entrare in Forza Italia hanno dovuto
assicurargli che la definizione di “partito moderato” era solo uno scherzo. Due
i suoi atti politici più significativi: il disegno di legge contro i
comportamenti effeminati, e avere fatto ingoiare il campanello al presidente
della Camera. La sua collezione di busti del Duce è famosa nel mondo. Ne
possiede di bronzo, di marmo, di sughero e perfino di marzapane, e ne ha
personalmente intagliate un paio, in pioppo, durante le sedute di Montecitorio,
trasformando il suo banco in un pittoresco laboratorio. Quasi centenario,
aspira al laticlavio a vita per poter intagliare un busto del Duce anche a
Palazzo Madama.
Chantal Laceroniella Sarebbe il più giovane senatore a
vita di tutti i tempi: ventitré anni
appena. Ma il suo curriculum è già di lungo corso: Cetriolina a sedici anni nel
programma di Rete 4 “La giardiniera”, è stata poi meteorina, velina, mutandina,
fermaglietta, pentolina, monetina. Saponetta, affettaprosciuttina e appendiasciugamanina,
sempre in programmi Mediaset di grande successo. Poi le scene eleganti a
Arcore, dove si è fatta notare perché, con grande franchezza, appena entrata
proclamava che a lei dell’eleganza non importava una mazza, era venuta fin lì
solo per mostrare il culo. Apprezzata da Berlusconi per il modo diretto di
comunicare, è stata eletta senatrice nonostante non abbia l’età grazie a un
lodo votato anche dal Pd, che non aveva capito di che cosa si trattasse. Ora
vorrebbe essere notata anche da Napolitano, al quale ha già mandato alcune sue
foto tramle più significative. Sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Diventare
senatore Evita è da sempre il mio sogno, anche se mi chiamo Chantal”.
Michele Serra – L’Espresso – 12-9-13
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