… Sentirsi sciogliere di fronte al contegno devastante di Robert Redford in La mia Africa o l’insolenza altrettanto devastante di Clark Gable in Via col Vento, mondare le lenticchie, togliersi un sassolino dalla scarpa, fare il bagno a mezzanotte, assistere a un’aurora boreale, fare le capriole e rotolarsi nell’erba (ne è passato di tempo!), trovare un quadrifoglio, riuscire a finire un solitario, ritrovare il gusto delle ricette di una volta, stare attenti a non calpestare le commessure tra le pietre del marciapiede, sentire la musichetta che annuncia l’arrivo del treno, immaginare che cosa si potrebbe fare di un oggetto, di una casa o di un luogo, scegliere il panino con la crosta più croccante, raccogliere dell’erba per i conigli, annaffiare i fiori, lavorare a maglia una sciarpa di lana vaporosa, vedere il sipario che si alza mentre le luci del teatro si affievoliscono e il chiacchiericcio del pubblico si spegne, acciuffare al volo l’oliva di un cocktail, piangere ascoltando la Winterreise di Schubert, andare in cerca delle sorgenti della Loira, sul monte Gerbier de Jonc, fare un complimento a una sconosciuta per strada, presentarsi a un appuntamento sbagliando giorno, settimana o mese, ritrovarsi dopo vent’anni come se il tempo non fosse mai passato, mettere un profumo discreto, riuscire a farsi dimenticare, fare gli scemi per divertire gli amici, prendere in braccio un bambino che pesa troppo ma senza assillarlo con domande stupide, chiedersi dove si era prima di nascere o dove si andrà dopo la morte, accartocciare una pagina di giornale. Ritagliare delle immagini e fare dei collage, decollare o atterrare in aeroplano, mangiare con gli occhi il piatto servito ai vicini di tavolo, osservare la camminata dei passanti e fare psicologia spicciola, aspettare qualcuno sotto la veranda di un caffè, dirsi che è venuto il momento di andare in palestra, ricordarsi di inspirare profondamente, raddrizzare una graffetta, montare a mano una maionese o delle chiare d’uovo, scoprire un frutto esotico, ricordarsi espressioni in dialetto sentite da bambini, dei proverbi o dei detti popolari, lasciare tutti a bocca aperta con una parola azzeccata, bere quando si muore di sete, non vergognarsi mai di essere se stessi….
Françoise Héritier – da Il Sale Della Vita
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