La comunicazione è una variabile in funzione del destinatario. Il messaggio è una proprietà del ricevente; lo stimolo dell’emittente: Si deve analizzare eventualmente, se ne si è capaci e se conoscibile e interpretabile, la fonte emittente: i messaggi sono solo nostre decodifiche, mediazione di ansie, paure, fobie, attese, pretese, necessità, desideri, aspirazioni. Lo sviluppo del linguaggio ha lo scopo di creare maggiori possibilità di equivoco e favorire l’incomprensione necessaria alla originalità dell’io individuale specificato e del suo conscio, ribelle al giogo delle castrazioni esogene, per nascondersi, mascherarsi, dissimularsi. Non vi è alcuna logica consequenziale fra emissione-azione e l’atteggiamento-comportamento del ricevente,
Ad una azione può corrispondere una…azione. Reazione è il nome dato ad una azione che si desidera sia giustificata da una qualche logica di comodo del “reagente”. L’unica costante è il continuo cambiamento. Nella soddisfazione quanto giocano le impressioni e le sensazioni?
Brunate
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